Qualsiasi appassionato di ciclismo conosceva Michele Scarponi. Si poteva essere tifosi di qualsiasi atleta, ma quando Michele era li davanti, comunque si tifava per lui. Un campione umile, un fedele gregario, un amante della bicicletta. La Gran Fondo a lui dedicata è andata in scena il giorno dopo il 42° compleanno del ciclista di Filottrano scomparso tragicamente nell’aprile del 2017 in seguito ad un incidente stradale. La tragedia, non scosse solo il mondo intero del ciclismo, ma accese definitivamente i riflettori dei media e degli appassionati sul tema della sicurezza stradale. Da allora non solo nacque la Fondazione Michele Scarponi che ogni giorno lotta per sensibilizzare il mondo su questo tema, ma anche l’evento a lui dedicato: la Gran Fondo Michele Scarponi.
La gara, annullata per Covid nel 2020 è tornata in calendario non più in primavera (come era originariamente) ma in autunno. Una decisione presa un anno fa, proprio per celebrare il campione marchigiano nel giorno del suo compleanno e che per una roulette di posticipi è diventata concomitante della Nove Colli. Nonostante questo però, a Filottrano è andata in scena una vera festa nel ricordo di Michele, piena di sport ed emozioni.
A quicicloturismo.it abbiamo sentito direttamente uno degli organizzatori dell’evento Niso Belardinelli per farci raccontare questa giornata piena di emozioni.
Ciao Niso, come è stata l’edizione della ripartenza della Gran Fondo Michele Scarponi?
«E’ stato un bel week-end di festa a Filottrano e un modo per ritrovare i tanti appassionati che avevamo lasciato nel 2019. Le presenze non sono state quelle di due anni fa, ma lo avevamo messo in conto. I calendari si sono rivoluzionati e la Pandemia ha scavato un profondo senso di incertezza. Su 1.300 iscritti abbiamo avuto circa 800 partenti.»
Che feedback avete avuto dai partecipanti?
«Non perchè la organizziamo noi, ma ancora oggi riceviamo tantissimi messaggi di complimenti. E’ piaciuto tanto il tracciato e molti hanno apprezzato la sicurezza sul percorso con centinaia di addetti impegnati a vigilare gli incroci. Ovviamente il tema della sicurezza è un fattore fondamentale per il fine della nostra manifestazione.»
Sabato infatti è stata una giornata speciale… Era il compleanno di Michele Scarponi
«Si sabato, grazie alla partecipazione di Marino Bartoletti, abbiamo ricordato Michele Scarponi nel giorno del suo compleanno e con la Fondazione Michele Scarponi sono state affrontate tante tematiche sulla sicurezza stradale. C’è ancora tanto da fare e noi, assieme alla Fondazione, continueremo a fare la nostra parte. Abbiamo investito tanto sulla sicurezza al nostro evento. Per noi è la cosa più importante.»
C’era anche il presidente della Regione Marche?
«Si, il Presidente Acquaroli era invitato già dal sabato, ma per impegni istituzionali non ha potuto prendervi parte. Si è presentato domenica in occasione delle premiazioni. E’ stato un vero onore averlo tra noi»
Quale è stato il momento più emozionante della Gran Fondo?
«Quest’anno abbiamo fatto una cosa che volevamo fare già nel 2019. Dalla partenza di Filottrano abbiamo percorso circa 1.500 metri fino al cimitero del Paese. Lì ci siamo fermati tutti (tutti quanti) e ci siamo raccolti in un minuto di silenzio. E’ stato incredibile. Non si sentiva nessun rumore. Tutti hanno mostrato un rispetto incredibile verso Michele. Poi Davide Martinelli, ha dato ufficialmente il via»
La GF Michele Scarponi si differenzia da tutte le altre per in particolare per il ricordo che vuole mantenere vivo. Ma gli atleti secondo te vengono solo per quello?
«No, tutti conoscevano e stimavano Michele Scarponi, ma la Gran Fondo ha un percorso meraviglioso immerso nelle colline marchigiane. E’ pieno zeppo di salite e scorci da favola. Poi l’arrivo (lo stesso della Tirreno Adriatico) nel viale centrale di Filottrano trasmette una forte emozione agli atleti. Non è un arrivo qualsiasi. E’ un arrivo allestito come una vera classica e questo è molto apprezzato tra gli appassionati»
Nel 2022 riproporrete questa data?
«Ancora non lo sappiamo. Adesso abbiamo bisogno di qualche settimana per riposarci poi inizieremo subito a preparare la nuova edizione. Certo che nel 2022, il 25 settembre è proprio di domenica…»