Gran Fondo del Dragone, super la prima! Prandi trionfa e grande entusiasmo

Il passaggio della Gran Fondo del Dragone a Belluno (foto: Gran Fondo del Dragone)
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La Gran Fondo del Dragone premia la grinta del lombardo Andrea Prandi, il campione di corsa in montagna under 23 (Coppa del mondo di categoria) che dopo un testa a tesa con il friulano Andrea Chiminello (Spezzotto) ha tagliato il traguardo della Gran Fondo del Dragone in solitaria dopo 3h45’55” alla media dei 31.34km/h staccando l’avversario di 1’02”. Terzo assoluto un altro Andrea, il bellunese Mazzucco (Biemme Garda) che aveva salutato la testa del gruppo a metà Valmorel.

Gara in solitaria per Laura Simenc (Team De Rosa), l’extraterrestre slovena che ha dettato legge sulle avversarie fin dai primi km, creando un vantaggio in costante aumento. Ha attaccato l’ultima salita della Valmorel con un distacco di 20′ sulla seconda, Cinzia Maraldi (Faenza Team), alcuni problemi tecnici alla ruota l’hanno costretta ad uno stop forzato sullo sterrato di Ronce, salvata dal provvidenziale intervento dell’assistenza meccanica dell’organizzazione, è ripartita gestendo il vantaggio e chiudendo la gara dopo 4h17’10”. Seconda Maraldi a 16’29” e terza la bellunese Maria Cristina Moro che ha siglato così la doppietta sul podio per il team Biemme Garda.

Gran Fondo del Dragone: grande soddisfazione per Ivan Piol

Bilancio positivo per il direttore tecnico Ivan Piol, che ha organizzato per conto dell’Asd Dolomiti Psg: “I commenti all’arrivo erano tutti entusiastici, il percorso è piaciuto moltissimo e questo è già un ottimo segno. Siamo stati penalizzati nei numeri da questo anno cosi particolare in cui, causa Covid, il calendario è stato stravolto e si sono accavallati molti eventi. Per noi è stata un’edizione zero per capire se ci sono margini per un futuro ciclistico tra Belluno, Alpago e Nevegàl. L’entusiasmo di tutti oggi ci ha fatto capire che ci rivedremo il 4 settembre 2022 per la prima vera edizione della Gran Fondo del Dragone e ci aspettiamo moltissima partecipazione perché la gioia dei ciclisti oggi sarà sicuramente contagiosa”.