Pro Vibe Evo, l’integrato con forme e soluzioni futuristiche (VIDEO)

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Totalmente ridisegnato per andare incontro alle ultimissime tendenze in materia di zone anteriori, il manubrio integrato Pro Vibe Evo è uno dei pezzi forti del marchio di casa Shimano per il 2022. Lo caratterizzano una costruzione estremamente solida, forme muscolose e una totale “dedizione” al passaggio interno dei cavi.

Il manubrio Pro Vibe Evo
Il manubrio Pro Vibe Evo (foto Irmo Keizer).

Tripla opzione di passaggio

Il composito utilizzato è il T700 a finitura unidirezionale, per un peso di 390 grammi. Alla bilancia estremamente competitivo dunque, ma è sulle soluzioni “pratiche” che questo Vibe Evo spicca in quanto a versatilità.

I cavi infatti possono transitare per tre differenti vie. Una esterna che transita in prossimità dell’attacco, una interna al cannotto della forcella e una terza di fronte al tubo sterzo. Un range di soluzioni che copre praticamente le esigenze di qualsiasi tipo di telaio attualmente in commercio.

Anche il prezzo, che si aggira intorno ai 599 euro (secondo il distributore), è molto competitivo e, unito alla relativa facilità di transito dei cavi illustrati sopra, può dar vita a interessanti upgrade su telai che magari con un componente simile possono fare il salto di qualità.

Pro Vibe Evo: il corner grip

La novità più grande comunque, a livello di forma, è che il Pro Vibe Evo di fatto “codifica” la cosiddetta “corner grip”. Si tratta di quella presa intermedia sui lati della curva, utilizzata moltissimo in salita dai professionisti. Un appoggio che permette di rimanere bassi come assetto ma che lascia anche aperte le spalle per facilitare la respirazione. La zona laterale con la transizione angolata è disegnata proprio per questo.

Non è l’unica peculiarità a livello di sagoma di questo manubrio integrato. Il top è leggermente inclinato e crea una sorta di rialzo per il polso lì dove si vanno a innestare le leve.

Le combinazioni

Andiamo a vedere le misure. La curva ha un flare inferiore di 5 gradi, le larghezze effettive proposte sono dunque di 40,5, 42,5 e 44,5 centimetri. La curvatura, compatta, ha un drop di 132 millimetri e un reach di 80.

Molto particolare la forma dell’attacco, che ha uno stack effettivo di 40 millimetri. Le lunghezze in questo modo sono di 105, 115 e 125 millimetri, con l’inclinazione che per mantenere lo stack di cui sopra è rispettivamente di 7,5, 8,5 e 9,3 gradi angolari. In tutto ci sono nove le combinazioni diverse del Pro Vibe Evo.

La finitura superficiale

Nella zona orizzontale, dove non viene coperta dal nastro, Pro ha pensato ad una soluzione semplice e decisamente gradita ai ciclisti. Un adesivo ad alta tenuta in finitura siliconata, sostituibile in aftermarket, che permette di avere grip e anche comfort nella presa alta.

Guarda il video sul canale Youtube di Cicloturismo.

Nel clamp la distanza tra le due viti è stata avvicinata di 10 millimetri, e tengono fermo il tappo di copertura dell’estremità della forcella. Ed a proposito di forcelle, per quelle con cannotto standard da 1”1/8 il Vibe Evo dispone di due tipi di adattatori, dritto oppure reversibile con più o meno 2 gradi che aumenta le possibilità di bike fitting. Altrimenti privo di adattatori va bene per cannotti da 1”1/4, uno standard che alcuni marchi adottano.

Gli spacer sono disponibili da 5 e 10 millimetri in nylon. Infine, il mount anteriore per i ciclocomputer ha un sistema a due viti regolabile in estensione, anche nell’angolo, realizzati in alluminio e con diversi innesti per i vari modelli di device.

Per informazioni: www.pro-bikegear.com