Vacanze Outdoor in forte crescita: Sicilia, Sardegna e Liguria sul podio delle destinazioni preferite

Giorgio Palmucci, presidente Enit
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Secondo l’indagine realizzata da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, gruppo leader in Italia nell’ospitalità open air in collaborazione con Istituto Piepoli, le vacanze outdoor si confermano un trend consolidato nell’estate 2021.

  • Sui viaggi stimati nel 2020 il 23% è stato outdoor
  • Effetto Covid: nell’ultimo anno quasi un italiano su due ha cambiato il programma per le vacanze, il 16% le ha annullate
  • Estate 2021: un italiano Su due ha programmato una vacanza, di questi un quarto pianifica una vacanza outdoor
  • Giovani e coppie: il profilo del nuovo turista outdoor
  • Sicilia, Sardegna e Liguria sul podio delle destinazioni in Italia
  • Effetto campagna vaccinale: nove su dieci i turisti outdoor propensi alla prenotazione

Vacanze outdoor: il 23% del turismo 2020

L’ultimo anno è stato drammatico per l’industria del turismo. In questo scenario, che ha registrato elementi nuovi quali il turismo di prossimità e quasi esclusivamente domestico. Il comparto dell’outdoor ha dimostrato una buona tenuta nonostante i dati in calo, sostenuta anche dalle sue caratteristiche intrinseche. Quali? La flessibilità delle soluzioni, la sostenibilità della spesa, il contatto con la natura e la sicurezza.

E per l’estate 2021? A misurare il perimetro di questo segmento turistico è l’ultimo Osservatorio del Turismo Open Air commissionato all’Istituto Piepoli da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e da Human Company. La ricerca ha indagato le vacanze all’aria aperta dell’ultimo anno, le previsioni di soggiorni outdoor per l’estate 2021 e l’influsso della campagna vaccinale sulle prossime vacanze estive.

I dati dell’ultimo anno

Secondo l’indagine, nel drastico calo registrato delle vacanze degli italiani nell’ultimo anno con un dimezzamento sia dei viaggi brevi (massimo due notti) che lunghi (tre notti e oltre), l’outdoor ha segnato una flessione meno spiccata. A fare almeno una vacanza open air è stato il 23% degli italiani (dato 2020) con una preferenza per i soggiorni brevi. Stando al report, il target nell’outdoor che ha meno risentito dell’effetto pandemia è il segmento 15-34 anni, con solo una lieve flessione. Per contro si è dimezzata la quota del target 35-64 anni, mentre gli over 64 anni sono scesi dell’80% rispetto ai dati pre-Covid. Quanto alla destinazione, il mare si conferma la prima scelta: per il 62% degli italiani sono state vacanze prevalentemente balneari. A preferire la montagna è stato il 18%, seguito dalle città e località d’arte con il 12%. Stabili i viaggi fatti in coppia (52%), seguiti da quelli con tutta la famiglia (34%) e con gli amici (20%).

Per quasi un italiano su due la pandemia ha indotto cambiamenti nei programmi di vacanza e per ben il 16% ha causato l’annullamento delle vacanze programmate. Per altri (18%) ha determinato vacanze in un luogo diverso da quanto pianificato. Mentre il 6%, ha cambiato alloggio per sceglierne uno che garantisse norme igieniche coerenti con la prevenzione del contagio.

Le previsioni per l’estate 2021

Secondo le stime dell’indagine per l’estate 2021 più di un italiano su due ha programmato una vacanza in media per più di una settimana, di questi un quarto pianifica una struttura outdoor. Il 65% di chi pianifica outdoor sceglierà una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d’arte. Il profilo del viaggiatore outdoor è simile a quello dell’ultimo anno, con una decisa presenza di giovani (21%) e scarsa di over 64 (3%). Interessante il dato sul periodo. Se agosto si conferma il mese dominante, settembre registra una quota considerevole, specialmente tra i propensi all’outdoor (28%).

Circa un quarto dei vacanzieri open air ha già prenotato, quasi la metà invece intende prenotare tra giugno e luglio. Del totale propensi in strutture outdoor, oltre l’80% sceglierà una struttura in Italia, Sicilia in testa (16%), seguita da Sardegna (14%) e Liguria (12%).

La garanzia di rispetto delle norme igieniche preventive del contagio (26%) è il secondo fattore di scelta dopo la convenienza (29%) per i viaggiatori propensi in strutture outdoor, evidenziando sempre una grande sensibilità al tema pandemico. In effetti l’andamento della campagna vaccinale ha un grande impatto sulla propensione alla prenotazione. Invoglia alle vacanze sette italiani su dieci, addirittura nove su dieci tra i propensi a fare una vacanza in strutture outdoor.

Giorgio Palmucci, Presidente Enit

L’ambiente esterno e il suo viverlo pienamente assume una valenza significativa in un contesto che ci ha educato a vivere l’esperienza di viaggio con modalità più sicure. Inoltre il turismo outdoor risponde anche ad un’esigenza sociologica e offre l’opportunità di rafforzare il senso di rispetto per l’ambiente naturale. Consente di esprimere e potenziare le competenze emotivo affettive, sociali, espressive, creative e motorie. Il turismo all’aria aperta pone le basi per consolidarsi sempre di più negli scenari turistici attuali. Il 2021 sarà l’anno ideale per intercettare i flussi provenienti dagli Stati confinanti all’Italia, L’Europa e il Nord America rappresentano il bacino principale di provenienza degli adventure traveler, ma è anche uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati nelle nicchie di mercato

Luca Belenghi, CEO Human Company

«Per questa nuova edizione dell’Osservatorio del Turismo Open Air siamo entusiasti della prestigiosa collaborazione con Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, a cui si affianca la rinnovata partnership con Istituto Piepoli. Questa è la prima wave di indagine che si inserisce in un più ampio programma che prevede la realizzazione di ulteriori report volti ad effettuare un tracking del mercato outdoor in Italia. Le passate edizioni dell’Osservatorio hanno evidenziato negli ultimi anni la costante crescita del segmento dell’open air in Italia. In era pandemica, pur nel generale calo dei volumi nazionali rispetto ai dati pre-Covid, il comparto ha dimostrato una buona tenuta. Si tratta di dati che trovano riscontro sull’effettivo andamento delle prenotazioni per l’estate 2021, con l’auspicio che anche i numeri di settembre possano essere confermati e possa riprendere il turismo nelle città d’arte nel prossimo inverno».

Secondo Livio Gigliuto, Vice Presidente Istituto Piepoli

«Questa per i nostri concittadini sarà un’altra estate italiana, ma stavolta sembra esserlo per scelta. Sarà in ogni caso un’estate all’insegna della prudenza, tanto che il rispetto delle norme igieniche e sanitarie è ormai il criterio principale di scelta delle destinazioni e delle strutture, alla pari con la convenienza».