Il grido di Chiarcosso sulla sicurezza dopo l’ennesima tragedia: «Serve l’aiuto di tutti per cambiare»

Sante Chiarcosso sulla sinistra durante una delle sue cene di squadra
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La sicurezza sulle strade è un tema che sta particolarmente a cuore alla Chiarcosso Help Haiti. Lo abbiamo visto anche recentemente con ben tre piani logistici per la Corsa per Haiti in programma il 16 maggio a Cividale del Friuli. Sante Chiarcosso, dopo il tragico incidente che ha coinvolto una giovane atleta impegnata ad allenarsi sulle strade del Friuli, torna sull’argomento a lui più a cuore: la sicurezza e apre un confronto su un tema molto importante e spesso trascurato: gli addetti alle segnalazioni Aggiuntive sulle strade.

«Non si può morire per andare in bicicletta»

La sicurezza sulle strade parte innanzitutto dalla presa di coscienza che si tratta di un aspetto irrinunciabile” afferma Chiarcosso. “Non si può pensare di perdere la vita, pedalando in bicicletta. Bisogna costruire una cultura del rispetto reciproco di automobilisti e ciclisti e dell’attenzione che oggi manca ai più e una netta inversione del livello di sensibilità sui temi della sicurezza.

Tutti devono riconoscere che il problema è serio e sono purtroppo troppe le zone d’ombra, sia nell’utilizzo normale e quotidiano di mezzi di trasporto e biciclette sulle strade, sia durante le gare e le numerose corse ciclistiche che si disputano ogni anno.”

«Operatori ASA completamente assenti in Friuli»

Un esempio lampante di tale lacuna è dimostrato dal fatto che in Friuli Venezia Giulia mancano del tutto gli operatori ASA, gli Addetti alle segnalazioni Aggiuntive sulle strade,. Una figura necessaria che possa supportare ogni tipo di organizzazione di eventi sportivi, agonistici e non. In altre Regioni italiane, anche vicine, gli ASA sono diverse migliaia. In Friuli Venezia Giulia non ce ne sono proprio.

Il Gruppo Chiarcosso Help Haiti organizza ogni anno diverse manifestazioni sportive, in primis la Corsa per Haiti, che coinvolge un migliaio di ciclisti e 300, spesso 400 volontari, dislocati lungo il percorso. L’Associazione si sta impegnando affinché anche nel territorio del FVG possano esserci degli ASA, preparati a ricoprire tale ruolo.”

«Apriamo un confronto unanime»

Serve l’aiuto di tutti. Serve un impegno concreto da parte di tutti: atleti, dirigenti, sportivi, tifosi, operatori, amministratori, politici. Occorre uno scatto in avanti della consapevolezza che la sicurezza sulle strade è una priorità e che non può più essere trascurata.

Giovani vite che si interrompono perché manca una cultura del rispetto nelle strade rappresentano un dramma che non può e non deve continuare.”

Si ritiene pertanto necessaria l’apertura di un confronto serio e concreto sul tema” conclude Chiarcosso. “Bisogna lavorare di concerto con tutte le componenti della società affinché tragedie come quella occorsa a Silvia Piccini non debbano più succedere.Urge la creazione di una vera e propria cultura del rispetto di tutti coloro che utilizzano le strade, assumendo comportamenti più opportuni ed adeguati ai pericoli che si possono determinare in qualsiasi momento e in qualsiasi posto.”