Marco Pipino Presidente del Team Rodman Azimut, anche nel 2021 conta oltre 400 iscritti al suo team. Non è solo il gruppo sportivo più grande d’Italia, ma anche uno dei più agguerriti. Proprio le loro divise sabato hanno invaso il plotone della Gran Fondo di Loano. Nel corso di una chiacchierata a quicicloturismo.it, gli abbiamo chiesto se effettivamente correre con tutte queste limitazioni sia sicuro. Molti atleti infatti sono ancora scettici sul ritorno nei campi di gara. Tema lecito, soprattutto negli ultimi giorni dove la terza ondata di Covid-19 sembra ormai cominciata.
“Noi abbiamo corso un po’ anche nel 2020” ci ha detto Marco Pipino del Team Rodman Azimut. “Ovviamente poche corse e dove si poteva. Devo dire però, che a parte il disagio e il fastidio evidente per tutti delle mascherine, sia io che gli atleti del mio team, siamo rimasti molto soddisfatti di come gli organizzatori si siano adattati a questo cambiamento, che speriamo temporaneo. A Loano per esempio, non ho visto un solo atleta senza mascherina in griglia di partenza. Le zone logistiche erano ben strutturate e larghe e anche il ristoro di piatto freddo tutto sommato non era male. Certo bisogna avere pazienza e sperare che passi questo periodo, ma correre in sicurezza è possibile“
La Gran Fondo città di Loano quindi, che ha avuto circa 300 partecipanti ha passato l’esame del Covid anche grazie agli atleti molto corretti. All’orizzonte però ci sono manifestazioni molto più grosse. Nove Colli e Maratona delle Dolomiti, che sono state anche coinvolte in un dibattito su Cicloturismo di Marzo, hanno a che fare con decine di migliaia di atleti. A detta di Marco Pipino, “Sarà molto difficile che vengano svolte come da programma…”.