Clamoroso! Bici Canyon Aeroad: l’azienda tedesca (per ora) invita tutti i praticanti a non utilizzarla. Sveliamo il mistero…

Il modello Aeroad in vendita e presente tutt’ora sul sito della Canyon
Tempo di lettura: 3 minuti

L’immagine di Mathieu van der Poel, professionista della Alpecin-Fenix, che taglia il traguardo del GP Le Samyn con il manubrio rotto hanno fatto il giro del mondo. Il corridore olandese nonostante tutto è riuscito a tirare la volata vincente al suo compagno Tim Merlier.

Van der Poel ha utilizzato la nuova Canyon Aeroad, dotata del manubrio CP0018, quello che propone un innovativo sistema di regolazione laterale che permette di variare la larghezza da 39 a 43 millimetri, personalizzando al massimo l’assetto. Un passo avanti importante rispetto ai classici manubri integrati monoscocca, che non permettono regolazioni in tal senso. Ai professionisti è fornito a scelta anche un altro modello con sistema simile, il CP0015, con identico meccanismo ma con angolo di sterzo di -17 gradi, per un assetto più ribassato e aggressivo.

La curva in questione dispone di un sistema “telescopico” della sezione esterna bloccabile tramite due viti, che devono rispettare rigorosamente la coppia di serraggio di 6 N/m. Ma il manubrio di van der Poel si è rotto nella parte a contatto con il comando della leva, che viene stretta tramite un collarino metallico.

Le cause? La riflessione di Arnold

Le cause sono ancora da chiarire da parte dei tecnici della casa tedesca, ma di primo acchito l’ipotesi più accreditata fa ricondurre la rottura all’azione combinata delle vibrazioni (generata dai tratti in pavé della corsa) e di un eventuale serraggio sbagliato del collarino del comando.

«Mathieu fortunatamente non è caduto, e vogliamo assicurarci che nessuno incorra in un inconveniente simile sino a che non avremo capito la causa della rottura», ha detto Roman Arnold, fondatore della Canyon. Che per questo motivo ha chiesto ufficialmente a tutti coloro che hanno acquistato il nuovo modello di Aeroad di smettere di utilizzarla sino a che, appunto, non sarà fatta piena luce.

Tanto che le squadre professionistiche servite da Canyon (c’è anche il Team Movistar) nelle prossime corse del calendario utilizzeranno il modello precedente di Aeroad e la Ultimate, entrambe comunque in dotazione ai corridori.

Un’azione possibile potrebbe essere quella del “richiamo” del manubrio da parte di Canyon, da sostituire con un altro modello. Succede alle volte nel mercato automobilistico, ma anche in quello ciclistico. Ad esempio tra 2012 e 2013 sia Sram che Shimano dovettero sostituire delle parti dei loro sistemi di freno a disco che in determinate circostanze potevano subire dei malfunzionamenti.

I freni di Sram in particolare a temperature di diversi gradi sottozero, riscontrate in alcune gare di ciclocross nel Nord America, presentavano dei problemi al sistema idraulico poi risolte. Azioni che possono essere viste anche come un eccesso di prudenza. Ma con la sicurezza dei ciclisti non si scherza, ed i grandi marchi questo lo sanno bene.

Guardate il video della Canyon Aeroad attualmente in dotazione al Team Movistar sul canale YouTube di quibicisport.it