Lo Sram Rival AXS sale di livello e diventa un autentico “best buy”

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Il nuovo Sram Rival AXS esce allo scoperto contemporaneamente all’altra trasmissione di gamma intermedia del brand americano, il Force AXS che potete vedere in questo articolo. Il rinnovamento che Sram ha attuato sulle sue trasmissioni elettromeccaniche coinvolge quindi anche l’entry level della serie AXS. Come? Andando a pescare a piene mani dalle innovazioni utilizzate nel top di gamma.

Sram Rival AXS

Ma non solo. Andando anche incontro alle richieste di mercato e, proprio come per Force e Red, sdoppiando l’offerta. Quindi troveremo una versione XPLR specifica per il gravel, monocorona ed a 13 velocità, e una standard a 12 velocità che indifferentemente e con lo stesso deragliatore anteriore può funzionare sia con singola che con doppia corona. Un’offerta completa insomma.

Pesi e prezzi dello Sram Rival AXS

Anche per fare immediatamente il confronto, stavolta andiamo subito al sodo e riveliamo i dati numerici che interessano di più. Va immediatamente detto che il Rival AXS, rispetto alla generazione che l’ha preceduto, ha subito un forte dimagrimento. Di versioni configurabili ce ne sono diverse, considerata la ricchezza di opzioni, ma se prendiamo quella standard con doppia corona l’abbassamento di peso registrato con la generazione precedente è di ben 213 grammi, in quella monocorona si ferma invece a 23.

Lo Sram Rival AXS in versione doppia pesa 2.993 grammi, che sono 217 in più rispetto al nuovo Force. In quella XPLR, che ha un cambio più strutturato, una cassetta pignoni più estesa ma anche una corona e un deragliatore in meno, pesa 2.961 grammi invece dei 2.686 del Force, quindi con un aggravio che si attesta sui 275 grammi.

Dove risiede maggiormente il peso maggiore? Moltissimo sulla guarnitura, che vedremo ha pedivelle in alluminio invece che in carbonio (nella variante doppia ben 130 grammi di scarto sono lì), e qualcosa di comunque consistente sulle cassette pignoni.

Per i prezzi va fatto un ragionamento diverso. Prima di tutto ve li elenchiamo, sempre confrontandoli col nuovo Force AXS. E distinguendo tra versione con misuratore di potenza (PM) e senza.

Force AXSRival AXSDifferenza
2x con PM2.823 euro1.925 euro-898 euro
2x senza PM2.423 euro1.765 euro-658 euro
XPLR con PM2.345 euro1.740 euro-605 euro
XPLR senza PM2.135 euro1.560 euro-575 euro

Visto così, il Rival per un peso aggiuntivo di poco più di due etti nella versione standard, costa tra i 700 ed i 900 euro in meno circa secondo la presenza del misuratore di potenza. Identico discorso, con scarti intorno ai 600 euro, per la variante XPLR a 13 velocità.

Ecco allora che lo Sram Rival AXS passa da elemento ottimo per il “primo montaggio” su bici complete, ad essere appetibile anche in aftermarket o come acquisto singolo. Decisamente appetibile, ci sentiamo di aggiungere, per quanto lo si continuerà a vedere comunque moltissimo su mezzi pronto uso il cui costo si aggirerà indicativamente tra i 3.000 ed i 4.500 euro.

Sram Rival AXS

Per il Force AXS il discorso è diverso: finiture e materiali utilizzati ne fanno un elemento cardine di allestimenti appena al di sotto dei top di gamma, dove in casa Sram è il Red AXS a farla da padrone. Quindi con prezzi molto più alti in caso di allestimento fornito da “casa madre”. Prevedibilmente tra i 5.000 ed i 7.000 euro.

Carbonio per i comandi al manubrio

Considerata anche la presenza dell’Apex, entry level della casa di Chicago, lo Sram Rival AXS sale di livello in quanti a materiali utilizzati per alcune delle sue componenti. E questo lo si può aver già dedotto andando a confrontare i pesi. Quindi anche qui troviamo una leva totalmente rivista nella forma e nell’ergonomia, con un infulcro più alto che permette di azionare il freno con l’80 per cento di forza in meno.

Sram Rival AXS

Il comando è in carbonio, forse l’upgrade più appariscente, e dispone anch’esso del foro per il reach adjustment. Un dettaglio che potrebbe passare sotto silenzio, apparentemente, ma che in termini di ergonomia consente di “settare” alla perfezione la leva alla propria mano. Non troviamo invece i “bonus buttons”, configurabili, come invece presenti sul Force e ovviamente sul Red.

I due deragliatori

Anche il deragliatore anteriore dello Sram Rival AXS si presenta con una gabbia dalla forma più stretta, che si abbina alla perfezione al nuovo disegno della corona X-Range, per deragliate che si annunciano veloci e senza tentennamenti. E come quello del Force è compatibile con le doppie da 46-33, 48-35 e 50-37.

Per il cambio posteriore, che nell’architettura AXS rappresenta anche il “cervello” di tutto il sistema, c’è stato un bell’upgrade. Lavora con qualsiasi cassetta della famiglia Sram da 10-28 a 10-36 denti. E presenta un evoluto controllo del tensionamento della catena, in modo da “compensare” qualsiasi situazione di terreno.

Rispetto a quello del Force, però, tra le altre differenze non dispone né della gabbia in composito, né delle rotelline X-Sync. Ma questo è in fondo prevedibile, pensando al livello di lignaggio inferiore.

La trasmissione dello Sram Rival AXS

Per ottenere contemporaneamente dallo Sram Rival AXS le caratteristiche di estrema robustezza e anche prezzo basso, la scelta per la guarnitura non poteva che vertere sull’eterno e sempre valido alluminio. Seppur con un dimagrimento rispetto alla generazione precedente consistente, che si aggira sui 50 grammi. Osservando la foto, si capisce anche in che modo si è ottenuto tutto questo, grazie all’asola ricavata sul corpo centrale. Come doppia, è disponibile con le dentature 46-33 e 48-35.

E sempre nell’ottica di alzare il livello, la troviamo anche nella variante con misuratore di potenza integrato. E’ quello dentro l’asse centrale, che prende in esame lo sforzo della gamba sinistra per calcolare poi il totale. Funziona con una batteria AAA che con più di 400 ore di funzionamento è sufficiente per una stagione completa.

Anche la catena dello Sram Rival AXS è Flattop come le altre. Una tecnologia che Sram introdusse con il primissimo Red AXS a 12 velocità e che adesso, a cascata, vediamo anche nelle trasmissioni di livello più basso. E come le altre, è totalmente compatibile con tutti gli ecosistemi 2×12, 1×12 e 1×13.

La cassetta pignoni è disponibile in due varianti in quanto a dentature. La finitura è in nickel cromo, quindi meno “preziosa” rispetto al Force, ma garantisce ugualmente silenziosità e grande durata nel tempo. Anche qui c’è la realizzazione Full Pin e si offre sul mercato sia con scala 10-30 che con la 10-36. Il peso? La 10-30 si staglia a 285 grammi, valore assolutamente di rispetto, considerato che sono 35 in più rispetto al Force. Non tantissimi a pensarci bene.

E poi c’è l’XPLR

Dopo il Red e il Force, Sram estende la trasmissione XPLR 1×13 anche al Rival, completando dunque una gamma che a questo punto copre praticamente ogni tipologia di utilizzo e ogni tipo di tasca, se si pensa che di listino sta sui 1.500 euro.

Sram Rival AXS

Il cambio posteriore del Rival XPLR è, probabilmente, l’elemento che desta le maggiori sorprese e che quasi fa… gridare al miracolo. Pesa una manciata di grammi in più rispetto a quello del Force, meno di 20 complessivi, e garantisce un funzionamento che è in tutto e per tutto accostabile a quello di livello superiore.

Le caratteristiche peculiari d’altro canto ci sono tutte. Partendo dal fatto che è un modello full mount, quindi senza necessità di supporto sul telaio. A patto ovviamente che il telaio stesso sia dotato di terminali UDH. E’ stato studiato per lavorare con la cassetta 10-46, e quindi deve garantire una grande stabilità a fronte di torsioni che in alcuni frangenti sono molto consistenti.

Per garantire questo, si è scelto un tensionamento a molla semplice ed efficace, di diretta derivazione dalla mountain bike, dove il monocorona da anni si è imposto come standard unico. Indovinate sotto la spinta di quale brand? Sram, ovviamente… E anche questo ha parti sostituibili, facendo sì che in caso di incidente, caduta o urto accidentale, si possa recuperare il componente nella sua piena funzionalità sostituendo i pezzi mancanti.

Guarnitura in alluminio e corone direct mount caratterizzano la parte anteriore, con dentature disponibili da 38 a 46 denti. La lunghezza delle pedivelle varia da 160 a 172,5 millimetri, con scarti di 2,5 millimetri tranne che per il salto da 160 a 165. Proprio come quella da strada.

A chiudere la cassetta pignoni, con scala 10-46 denti e con un peso che rispetto a quella del Force aggiunge una quarantina di grammi complessivi. Qui magari la differenza per quanto concerne materiali e finiture è più marcata, ma rimane identica la fluidità di funzionamento per la trasmissione 1×13.

A conclusione di tutto, lo Sram Rival AXS nella gerarchia di Sram resta nella sua posizione che potremmo definire di “medio-entry level“. Ma se andiamo a rileggere meglio quante novità e che salto in avanti c’è stato in ambito di tecnologie, il suddetto salto è stato enorme. Nel Force si è trattato di affinare qualche componente ed avvicinarlo più al top di gamma, ma con margini di intervento più risicati visto che si partiva da un livello alto già in partenza.

Per il Rival invece è molto più consistente. E considerato il rapporto tra qualità e prezzo, nell’ambito delle scelte adesso diventa ben più che una semplice opzione di ripiego quando si è con budget ristretto. Tanto da pensare che, con i prezzi attuali delle biciclette, sia un vero “best buy” nel mercato.

Per informazioni: www.sram.com