Le Porte dell’Oltrepò è una randonnée in programma domenica 18 maggio 2025 che non si limita alla celeberrima zona vitivinicola a sud di Pavia, ma si spinge fino al crinale appenninico, raggiungendo il punto più alto del suo percorso principale ai 1149 metri del Passo del Penice. Con i suoi 200 chilometri, il brevetto interessa il territorio di tre regioni, la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna, alternando pochi tratti pianeggianti alle porzioni collinari. Irto di salitelle e di ondulazioni, l’itinerario raggiunge un dislivello totale di 2.580 metri. Nel percorso medio si dimezzano sia la distanza (100 chilometri) che il dislivello (1.280 metri), mentre il corto è molto facile, 85 chilometri per soli 600 metri di dislivello.
Partenza ed arrivo sono 35 chilometri a sud di Pavia, a Casei Gerola (clicca qui per il Calendario Rando 2025) piccolo centro della pianura dell’Oltrepò al confine con la provincia di Alessandria, sulle rive del torrente Curone a breve distanza dalla sua confluenza nel Po. La parte iniziale è pianeggiante e termina a Tortona, dove s’imbocca la strada in dolce ascesa per Castellania, il paese natale del leggendario Fausto Coppi.
Alla Porte dell’Oltrepò si raggiunge l’Osservatorio di Casasco
Si continua tra le colline del Piemonte meridionale, tra vigneti e boschi, poi si raggiunge l’Osservatorio astronomico di Casasco, da cui si può beneficiare di una vista spettacolare sulla Valle Scrivia con lo sfondo delle Alpi. Si rientra in breve in Lombardia, percorrendo la discesa per Bagnaria e Varzi, due borghi medievali immersi nell’Oltrepò da dove prende avvio la lunga salita verso il Passo del Penice, la più impegnativa della giornata. Dal valico si aprono panorami mozzafiato sulla Val Trebbia e sulla Pianura Padana.
Una discesa tecnica conduce a Zavattarello, uno dei borghi più belli dell’Oltrepò, da dove si prosegue verso la Diga del Molato, una delle più imponenti strutture idrauliche dell’Appennino, che forma il Lago di Trebecco, posto sul confine tra le province di Pavia e Piacenza. Si entra quindi in Emilia, attraversando un’area famosa per i suoi vigneti e i suoi castelli. Si passano Pianello Valtidone e Borgonovo Val Tidone, luogo di produzione del vino Gutturnio..Il percorso prosegue attraversando Castel San Giovanni, importante centro produttivo del Piacentino, fino a rientrare nell’Oltrepò Pavese. Negli ultimi chilometri che riportano a Casei Gerola si transita anche per Casteggio, dove si trovano i resti dell’antica Clastidium, teatro di battaglie storiche tra Romani e Galli.
Le partenze della Porte dell’Oltrepò, tutte da Casei Gerola, sono differenziate: dalle ore 7 alle 8 scatta la 200 chilometri, dalle 8.30 alle 9.30 la 100, dalle 9.30 alle 10.30 la 85 chilometri. Quota di partecipazione di 15 euro per il lungo (20 per chi si iscrive sul posto), di 10 per i percorsi ridotti (15 in loco).
Informazioni: asdcasellesepv@gmail.com