L’ibrida è una formula di successo, che coniuga il piacere del cicloturismo con l’impeto agonistico che prospera in molti appassionati, ma soprattutto garantisce un notevole standard di sicurezza. Per la sua 34ª edizione, la Gran Fondo dei Sibillini conferma il format della cicloturistica con tratti cronometrati che determinano la classifica finale. La classica marchigiana è molto versatile perché propone tre percorsi in grado di soddisfare le necessità del ciclista che ama le lunghe distanze e le prove di resistenza e quelle di coloro che sono alle prime esperienze con le Gran Fondo e di coloro che non possiedono un elevato standard di preparazione.
Tra le novità di quest’anno lo spostamento della location di partenza ed arrivo da Caldarola a Valfornace, un comune della provincia di Macerata, immerso tra dolci e verdi colline, istituito nel 2017 a seguito della fusione delle municipalità di Fiordimonte e Pievebovigliana. Una seconda novità riguarda l’attraversamento del Pian Grande di Castelluccio di Norcia, uno spettacolo mozzafiato destinato a creare tra i partecipanti ammirazione ed emozione.
Il percorso lungo si snoderà sulla distanza di 153,9 chilometri ed avrà 3.000 metri di dislivello complessivo. Per il medio i chilometri saranno 89,7, il dislivello di 1.512 metri. Il corto si limiterà invece a 65,5 chilometri ed il dislivello sarà di 1.130 metri. Le classifiche finali verranno stilate sulla base della somma dei tempi impiegati nelle salite cronometrate. Nel lungo il rilevamento avverrà sulle ascese di Forca di Presta e del Valico delle Arette. Dal momento che il medio non scalerà la Forca di Presta, il tratto cronometrato sarà soltanto uno, quello del Valico delle Arette.
La Gran Fondo dei Sibillini si svolgerà domenica 8 giugno 2025, con partenza dalle ore 7 alle 9 da Valfornace, località Pievebovigliana. I primi 35 chilometri sono scorrevolissimi, tendenzialmente in lieve discesa sino a quando si inizia a salire verso Sarnano, uno dei più bei borghi d’Italia. La pendenze sono lievi, s’inaspriscono solo in vista dell’inizio della salita dei Rustici (m. 617), 5 chilometri al 5%. Si transita da un altro suggestivo villaggio, Amandola, poi all’altezza di Montefortino s’imbocca l’ascesa verso Montemonaco (m. 982). Non è una salita particolarmente difficile (media 5%), ma è abbastanza lunga (9 chilometri).
Il troncone che segue è piuttosto ondulato, in qualche maniera insidioso ma non particolarmente impegnativo. Ci si avvicina alla parte più difficile della Gran fondo dei Sibillini. Si comincia a salire verso la Forca di Presta. La scalata è divisa in due parti. La prima porzione, 7 chilometri, porta a Montegallo (m. 1170) ed ha una pendenza media del 6%. Molto più ripida quella finale, che ha una media del 9% e misura 6 chilometri. Si scollina a 1536 metri, nel cuore dei Monti Sibillini, 8 chilometri di discesa, poi l’erta che conduce a Castelluccio di Norcia, breve, un solo chilometro, ma con l’8% di pendenza media. Quello che si percorre è un troncone permeato di magia, con la fioritura primaverile già in corso.
C’è un altro dentello da superare, quello della Forca di Gualdo (2 chilometri all’8%), che culmina a 1495 metri. Mancano 50 chilometri al traguardo e inizia la lunga discesa che termina a Castelsantangelo sul Nera. Da Visso inizia l’ultima asperità altimetrica della gran fondo. I primi chilometri sono molto pedalabili, mentre gli ultimi 6, a partire da Ussita, sono al 7%. Quando si raggiunge il Valico delle Arette (m. 1113) restano i conclusivi 20 chilometri, quasi interamente in discesa tranne la breve contropendenza di Macereto. Una lunga picchiata riporta a Valfornace.
La quota di iscrizione è di 30 euro fino al 31 marzo, mentre dal 1° aprile all’8 giugno passa a 35 euro.
Informazioni: tel. 366 9356145, info@granfondodeisibillini.it