Sarà la Sportful Dolomiti Race, in programma domenica 15 giugno, la più dura Gran Fondo italiana del 2025. Con sei colli da superare, un percorso di oltre 200 chilometri (di cui 110 in salita) ed un dislivello che avvicina i 5.000 metri, la classicissima di Feltre stacca nettamente la Fausto Coppi, la Livigno Alé e la Maratona delle Dolomiti, le uniche over 4.000 del calendario italiano. La classifica è logicamente ristretta ai soli eventi a carattere agonistico di una giornata, non comprende quindi cicloturistiche e brevetti né tantomeno le ultracycling e le non stop.
Prendendo in esame tutte le gran fondo che si corrono nei Paesi europei, la Sportful deve tuttavia cedere il passo all’austriaca Oetztaler Radmarathon e alla francese Marmotte, una delle più leggendarie, che superano i 5.000 metri. Non solo. Chiede spazio, sorprendentemente, anche la misconosciuta Berna-Zermatt, che si corre da pochi anni in Svizzera e che è conosciuta anche come Chasing Cancellara. Quasi imprendibile con i suoi 275 chilometri (48 più dell’Oetztaler) e un dislivello di 5.500 metri. Non è una cicloturistica, ha tanto di classifiche. L’edizione 2024 venne vinta dal francese Jocelyn Verdenal, che impiegò 9h59’44”. Agonistica è anche la Kitzbüheler Radmarathon, che si corre in Austria sette giorni dopo l’Oetztaler, con un dislivello di 4.600 metri su un percorso di 216 chilometri. Lo scorso anno vide il successo di Jack Burke, il canadese che poi ha migliorato il KOM di Vincenzo Nibali nella scalata del Mortirolo.
Come le italiane, le più impegnative gran fondo francesi, Marmotte a parte, si attestano tutte tra i 5.000 e i 4.000 metri di dislivello. È il caso dell’Etape du Tour, della Lourdes-Tourmalet, della Grand Ballon e della Mégève-Mont Blanc. Sotto i 4.000 anche tre prestigiosi eventi come la Nove Colli, la francese GF Mont Ventoux e la spagnola Quebrantahuesos.
Discorso a parte per le Gran Fondo non agonistiche. Le più massacrante risulta senz’alcuna riserva il Tour du Mont Blanc, 8.317 metri di dislivello totale su un percorso di 330 chilometri con sei colli da scalare, due dei quali over 2000. Partenza e arrivo sono in Francia, al Col des Saisies, ma parte del tracciato si snoda in Svizzera e in Italia. Non prevede classifiche, solo un elenco alfabetico dei finisher con il tempo impiegato.
Segue a debita distanza l’Alpen Brevet, in programma in Svizzera, con i suoi 6.800 metri di dislivello, una distanza di 267 chilometri e cinque importanti salite. Anche il classico appuntamento di Andermatt non è competitivo, al termine viene pubblicata la sola lista degli omologati. Terza a pari merito la Valcamonica Extreme, in programma il 28 giugno ad Artogne. Ha un percorso più breve dell’Alpen Brevet (208 chilometri), ma pari dislivello. Tempo massimo 16 ore. Seguono in graduatoria la tedesca Alb Extreme, 300 chilometri e 6.000 metri di dislivello, che adotta lo stesso format, e il nostro Tour d’Ortles, che va in scena sempre ad inizio luglio a Merano, con un percorso di 250 chilometri e 5.500 metri di dislivello, entrambi con formula cicloturistica.
Sotto i 5.000 metri, invece, il mitico BRA (Brevet Randonneur des Alpes), giunto quest’anno alla sua 52ª edizione: 180 chilometri e 4.200 metri.
Le Gran Fondo agonistiche più dure d’Europa
OETZTALER RADMARATHON (Austria), dislivello m 5500
BERNA-ZERMATT (Svizzera), m 5500
MARMOTTE GRANFONDO ALPES (Francia), m 5000
SPORTFUL DOLOMITI (Italia), m 4900
KITZBüHELER RADMARATHON (Austria), m 4600