Omar Di Felice ha completato in ventidue giorni la Transhimalaya invernale, 2.600 chilometri con 33.000 metri di dislivello, Partito dalla città indiana di Guwahati, ha concluso la traversata a Lhasa, capitale del Tibet. Si sono rivelate particolarmente impegnative le ultime tappe, che hanno visto l’ultracycler romano attraversare la frontiera nepalese di Rasuwagadhi ed affrontare i numerosi valichi himalayani a oltre 5.000 metri di quota con forti venti contrari e temperature fino a -16°C come durante la scalata del Gyatso-La.
«Ho concluso a Lhasa, all’ombra del Potala Palace, l’antica dimora del Dalai Lama, un’avventura che mi ha svuotato le gambe e riempito il cuore – rivela a caldo Omar Di Felice attraverso i sui suoi canali social –. Mi sono ritrovato a vivere una quantità indescrivibile di emozioni. Nonostante i tanti anni in giro per il mondo, riesco ancora a meravigliarmi e a divertirmi come il primo giorno.”
Dopo alcuni giorni di riposo a Lhasa, Di Felice è rientrato in Italia ed è stato ospite alla Gran fondo Strade Bianche ieri a Siena.