
La Versilia più frequentata è quella delle spiagge cinque stelle, delle pinete. Della mondanità notturna, dei locali vip, delle bussole e delle capannine. Ma allontanandosi di pochi chilometri dal lungomare chiassoso e trafficato lungo le colline a sbalzo sul mare, il turista dal palato sopraffino può andare alla scoperta di una natura libera e ricca, di paesaggi incantevoli, di vedute indimenticabili. La Gran fondo della Versilia, di cui è in programma il prossimo 4 maggio la 27ª edizione, compie anche quest’anno la scelta mirata a portare i suoi partecipanti sui primi rilievi alle spalle del mare, tra boschi e uliveti. Fa parte del Prestigio di Cicloturismo, di cui è prova “alternativa fai da te”.
Vengono proposti due percorsi rinnovati, tante salite e salitelle, brevi ma affascinanti, intime e panoramiche. Confermata la formula cicloturistica con tratti cronometrati per innalzare l’adrenalina. Si pedala in tutta sicurezza lungo tutto il tracciato, senza lo stress da prestazione, ma nelle porzioni in cui vengono rilevati i tempi impiegati ognuno può mettersi alla prova e competere con gli altri partecipanti. Per la classifica finale conta la sommatoria dei tempi.
«La Granfondo della Versilia non è solo una gara – sottolineano gli organizzatori – ma una celebrazione del ciclismo in tutte le sue forme».
In Versilia saranno due i percorsi agonistici
Partenza ed arrivo a Viareggio, come da tradizione, l’evento sarà valido come quarta prova del Prestigio di CicloTurismo. Il lungo si snoderà sulla distanza di 105 chilometri con un dislivello totale di 1.920 metri, per il corto un percorso di 72 chilometri con 1.200 metri di dislivello. Non è previsto alcun passeggio sul lungomare, ma il litorale potrà essere ammirato affrontando alcune delle salite in programma. Le cronoscalate valide per la classifica saranno quattro nel lungo, tre nel corto.
Ma vediamo il percorso in dettaglio. Dopo il “via” dalla Cittadella del Carnevale (ore 8), la carovana affronterà un tratto sostanzialmente pianeggiante per raggiungere Pietrasanta (km 14), la capitale artistica della Versilia, da dove avrà inizio la prima salita valida per la classifica, quella di Capriglia, che non ha una pendenza media elevata ma in alcuni passaggi sfiora punte del 10%. Da Capezzano Monte si tornerà, al termine di una discesa tortuosissima, alla periferia sud di Pietrasanta e dopo un paio di chilometri sulla SR Sarzanese dal km 28 si affronterà la seconda ascesa, Monteggiori, anch’essa cronometrata. Brevissima. Nemmeno due chilometri ma con una pendenza media superiore al 10% e nella fase finale si tocca il 16%.
Qualche chilometro di discesa, poi un bel tratto pianeggiante per arrivare alla periferia di Camaiore (km 38) e poco oltre si riaccende la sfida lungo l’impegnativa salita di Pedona, con il sistema di cronometraggio attivato. Non è lunga (3,7%), ma anche qui non mancano passaggi oltre il 10%. Il punto di scollinamento è previsto all’uscita dal paese. Mentre la salita si snoda in un ambiente non particolarmente interessante, tra la boscaglia, la discesa è molto avvincente, per via degli ampi panorami e di uno scenario collinare tra gli uliveti nella parte terminale.
Si scende al Piano di Conca (km 50) e poco dopo prende avvio la quarta fatica di giornata. E’ la salita più nota, un po’ il simbolo della Versilia ciclistica, per decenni asperità principale del Gran premio di Camaiore, che ebbe grande popolarità fino al 2014, quando si corse l’ultima edizione. Il classico Monte Pitoro, affrontato dal versante di Stiava (km 54), non sarà però valido per la classifica. Si potranno affrontare ad andatura turistica i 3 chilometri che portano alla cima.
Lungo la Val Freddana seguirà una lunga fase pianeggiante, in parte anche in lieve discesa. Al km 67 (San Martino in Freddana) si riaprono le ostilità. Iniziano i 6 chilometri abbondanti che portano a Fiano Loppeglia. Molto facile e filante la prima parte, con pendenze irrisorie, mentre in vista di Loppeglia la salita si inasprisce e la “esse” di Fiano presenta passaggi che vanno oltre il 10%. Si scende nella valle del torrente Pedogna, tributario del Serchio, e tra i boschi delle Alpi Apuane meridionali ci si accinge ad affrontare l’ultima asperità della GF Versilia.
Si parte da Trebbio di Pescaglia (km 76) per raggiungere i 558 metri di Passo del Lucese, il punto più elevato del percorso. Ma ormai la classifica è chiusa, qui i tempi impiegati non contano. Strada strettissima, nell’ombra di un fitto castagneto, poi, una volta effettuato lo scollinamento, il ritorno in discesa in Val Freddana attraverso Gombitelli. E’ il km 89, ne mancano soltanto 16 al traguardo. Prima di imboccare la breve e tortuosa picchiata su Camaiore va affrontata la tutt’altro che impegnativa risalita, oltretutto breve, verso Montemagno. Da lì in poi solo discesa e il lunghissimo rettilineo finale da Camaiore al traguardo.
Punti di ristoro (acqua, integratori e frutta) al termine di ogni cronoscalata, pasta-party finale alla Cittadella del Carnevale dalle ore 11.30 alle 14.30.
La Gran fondo della Versilia è valida anche come seconda prova della Tuscany Bike Challenge, che inizierà sette giorni prima (27 aprile) con la Gran fondo Puccini – Città di Lucca. Il programma di domenica 4 maggio comprende pure una passeggiata ecologica di 34 chilometri con un dislivello di 415 metri.
Sito ufficiale: Granfondo della Versilia – Domenica 4 Maggio 2025
Le salite della Gran Fondo della Versilia
- CAPRIGLIA da Pietrasanta: km 5,1, pendenza media 6,5%
- MONTEGGIORI da SR439 Sarzanese (rotatoria): km 1,7, pend. media 10,3%
- PEDONA da Camaiore: km 3,7, pendenza media 6,8%
- MONTE PITORO da Stiava: km. 3,1, pendenza media 6,5% (*)
- FIANO LOPPEGLIA da S. Martino in Freddana: km 6,2, pend. media 6,1%
- PASSO LUCESE da Trebbio: km 5,3, pendenza media 5,1% (*)
(*) = non valide per la classifica finale