
E’ passato un anno dall’inizio del progetto di Bologna Città 30 km/h e un resoconto lo ha fatto la Fondazione Michele Scarponi. La Fondazione Michele Scarponi ETS crea e finanzia
progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale. E promuove una cultura del rispetto delle regole e dell’altro. Per questo ha deciso di pubblicare i dati relativi al primo anno di applicazione di questo progetto.
«Accogliamo con entusiasmo e profonda soddisfazione i dati relativi al primo anno di applicazione del progetto Bologna Città 30 km/h. Che confermano la bontà e l’efficacia di questa scelta coraggiosa e lungimirante. La riduzione dell’incidentalità stradale, in particolare degli incidenti gravi con morti e feriti, l’aumento significativo dell’uso delle biciclette e dei mezzi pubblici, insieme alla diminuzione del traffico urbano e dell’inquinamento, rappresentano risultati concreti e straordinari.
Questo progetto dimostra che mettere al centro la sicurezza degli utenti più fragili della strada e promuovere una mobilità sostenibile salva vite umane. E migliora anche la qualità della vita di tutti i cittadini. Bologna si conferma un esempio virtuoso per tutto il Paese, in controtendenza rispetto alle recenti decisioni assunte dal Ministero dei Trasporti. Queste infatti sembrano ostacolare l’espansione delle zone 30 km/h e non valorizzano a sufficienza le esigenze degli utenti vulnerabili della strada.
«Come Associazioni da sempre impegnate nella tutela delle vittime della strada e delle loro famiglie, ribadiamo con forza che l’approccio adottato a Bologna è quello giusto. È questa la direzione che le amministrazioni devono seguire, oltre i proclami e le sole sanzioni, per costruire una mobilità più sicura e sostenibile. Non possiamo non ricordare che siamo stati tra i sostenitori della legittimità e dell’utilità di questo progetto. Anche intervenendo presso il TAR per affermare la necessità di misure come Bologna Città 30 km/h per salvare vite umane. I risultati parlano chiaro: servono scelte coraggiose e responsabili come questa per un futuro più sicuro e vivibile».
Ma quali sono i risultati di cui si parla? Eccoli di seguito e sono davvero super positivi. Eppure il nuovo codice della strada sembra andare in direzione opposta rispetto all’istituzione delle Città 30 Km/h (leggete qui l’articolo relativo). Giudicate voi da questi dai se le Cittùà 30 km/h funzionano oppure no.
- -49% di persone decedute
- 0 pedoni uccisi e -16% di pedoni investiti
- -13% di incidenti
- -31% di incidenti gravi
- -11% di persone ferite
- +10% uso di biciclette
- +31% uso di treni per spostamenti
- -29% di inquinamento