Valentina l’abbiamo conosciuta un anno fa, quando ha sposato Emiliano in bicicletta, ed erano vestiti tutti e due da corridori. Lei aveva una mano sul manubrio e con l’altra teneva stretto il bouquet di girasoli. Sono andati in viaggio di nozze in Grecia, ovviamente in bici. E hanno approfittato per lanciare una raccolta fondi online per i bambini e i ragazzi di Dynamo Camp, un’organizzazione no profit che ha sede in Toscana e che offre programmi di terapia ricreativa e organizza campi estivi gratuiti per ragazzi con patologie gravi o comunque croniche. La storia di Se pedali ti sposo ve l’abbiamo raccontata un anno fa.

Un anno dopo Valentina Silvestri, 43 anni, romagnola, si mette un’altra volta alla prova. «Mi piace ogni volta spingermi un po’ più lontano o, come in questo caso, un po’ più in alto chiaramente consapevole che esiste la possibilità di non portare a termine l’obbiettivo». Che questa volta è un Everesting sulla salita di Coniale, il paese in provincia di Firenze dove lei ed Emiliano si sono sposati un anno fa e dove quest’inverno hanno comprato una casa.
Giovedì 27 giugno Vale tenterà di scalare in bicicletta per 15 volte la salita della Faggiola, che da Coniale porta in cima al valico del Paretaio pedalando 300 km e circa 9mila metri di dislivello positivo. L’Everesting lo conoscete: è una gara con sé stessi che consiste nel percorrere più volte la stessa salita in modo da completare un dislivello altimetrico pari all’altezza dell’Everest (8.848 metri).
Per affrontare questa grande sfida, che ha chiamato #everestingdivale, fatta di tante ore e tanti km di salita, pedalando ininterrottamente con il sole e con il buio, Vale ha bisogno del nostro aiuto.

«Ho deciso di farlo per me, perché ho bisogno di cose stimolanti per darmi un motivo di allenamento. Tre settimane fa ho fatto la salita nove volte ed è andata bene, ma giovedì devo arrivare a quindici, non è lo stesso». Dipenderà molto anche dalle condizioni del tempo. Vale dopo un po’ di attesa ha scelto giovedì 27. Anche «per non andare in conflitto con il Tour de France», ride. Ma soprattutto per evitare di incontrare traffico durante la salita. «Ho fatto una botta di conti e dovrebbero servirmi 21-22 ore, per cui ho deciso di partire alle 3.45 di notte, così dormo comunque un po’ prima». Ha preso le ferie e ha aperto una raccolta fondi per darsi uno stimolo in più, «se non l’avessi detto a nessuno forse avrei meno ansia da prestazione, ma vorrei riuscire a ottenere una buona somma per darmi ulteriore carica».

A gennaio di quest’anno purtroppo il papà di Vale, Giancarlo, è morto di cancro. E la raccolta fondi è la piccola rivincita di Vale. Le donazioni andranno infatti alla fondazione ANT che offre assistenza domiciliare gratuita alle persone malate di tumore. «E per darmi uno stimolo psicologico in più ho deciso che se riuscirò nell’impresa mi farò un regalo raddoppiando le donazioni con una mia pari allo stesso importo del totale raccolto da tutti».
Per partecipare all’impresa di Valentina Silvestri potete donare qui https://insieme.ant.it/fundraisers/valentina-silvestri