«Da Roma con furore»: questo è il motto che ha accompagnato i 20 tesserati della A.S. Roma Ciclismo alla 9ª edizione della Gran Fondo Squali Trek, andata in scena due domeniche fa. Durante il pasta party, sfruttando l’atmosfera di festa e convivialità del post corsa, ci siamo fermati a parlare con quattro amatori del team romano che ci hanno raccontato la storia della loro squadra e i propri programmi per questa stagione.
«La A.S. Roma Ciclismo nasce addirittura nel lontano 1927, in concomitanza con la più famosa squadra di calcio (con la quale condivide nome e logo, ndr). La sede si trova attualmente in via Sambuca Pistoiese, zona Salaria, e negli anni il team ha visto passare storici Presidenti e grandi uomini di ciclismo. La differenza tra la squadra di pallone e quella di ciclismo è che la prima è diventato un club agonistico, mentre la nostre è rimasta una società di ambito amatoriale».
Quante corse disputate all’anno?
«Quantificare con un numero preciso non è facile. Ogni anno corriamo un paio di circuiti vicino Roma, come il Pedalatium, di cui siamo fedelissimi iscritti. Inoltre, partecipiamo tutti al Prestigio di Cicloturismo, disputando le corse in giro per tutta Italia».
Come siete messi per la corsa allo scudetto di prestigiosi?
«Come team abbiamo preso parte già a cinque tappe, qualcuno magari è rimasto a quattro perché ha saltato un appuntamento, ma stiamo tutti messi bene. Abbiamo addirittura una ragazza (Eloisa Mustafà, ndr) che con oggi finisce perché arriva a quota sei».
Mentre voi altri come pensate di concludere il circuito?
«Abbiamo dovuto fare un scelta in base alle esigenze lavorative. Quindi, da qui in poi, ognuno chiude il circuito un po’ come può. Per me niente Nove Colli e tornerò a correre il 16 giugno alla SportFul, che per me è senza dubbio la corsa più bella della stagione, organizzata benissimo e con paesaggi stupendi. Quest’anno sarà l’ottava edizione a cui partecipo – ci ha rivelato uno dei tesserati del team – mentre altri opteranno per la 5mila Marche o per la maratona delle Dolomiti».
Invece, di questa corsa, cosa vi ha soddisfatto?
«Anche questa è una corsa meravigliosa, una delle più belle della stagione. Ha un paesaggio spettacolare ed è ben organizzata. Anche nelle attività collaterali c’è tanto impegno, dall’Area Expo a tutto il contorno della tre giorni. Da prende a esempio per le altre Gran Fondo. C’è solo un appunto che mi sento di fare: le strade sono un po’ dissestate e scomode per la giuda della bici. Per il resto tutto ottimo, io sono alla quarta edizione qui e spero di poterci tornare nel 2025».