Amatori alle Gran Fondo, Rossella ci racconta il suo amore per la bici nato per dimagrire

Gran Fondo Squali Trek
Podio Gran Fondo Squali Trek femminile, percorso corto
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Chi ha detto che una mamma a tempo pieno non possa nel weekend trasformarsi in una granfondista che lotta per la vittoria? Di questa idea è Rossella Diezzo, beneventana di nascita, ma da dieci anni trasferitasi a San Nicola Arcella (provincia di Cosenza) per amore. Rosella, terza donna all’arrivo nella Medio Fondo della Squali Trek, è mamma di Adua, 6 anni, che è anche la sua prima tifosa. Adua spesso la segue nelle trasferte più vicine, con la speranza di poterla presto affiancare in griglia. «Sono una grande appassionata di Gran Fondo. Se la corsa mi piace e ne vale la pena sono disposta anche ad andare fino in Svizzera».

Qual è la tua corsa preferita?
«La Strade Bianche senza dubbio. Da quando è nata non ho perso un’edizione. Poi anche la Nove Colli ha ovviamente il suo fascino. Mentre alla Squali Trek era la mia prima volta».

E che impressione ti ha lasciato?
«Molto molto bella. Merita tutta la fama che ha e posso già dire che è voglio assolutamente tornarci. Non so se già il prossimo anno, ma sicuramente la rifarò, perché mi è piaciuta molto».

Quale tratto hai trovato più difficile del percorso?
«Non mi sarei mai aspettata di dirlo, ma la partenza è stata la parte più ostica per me. Perché si è partiti tutti insieme (percorso lungo, corto e Squali 46, ndr), con un gruppo molto folto. Poi i primi 15 km si è tenuta la media di 41 km/h e rimanere davanti era veramente complesso».

Rosella Diezzo terza classifica nel percorso corto donne della Gran Fondo Squali Trek

Come nasce questa passione per il ciclismo?
«Ho cominciato per dimagrire (ride, ndr). Nel 2006/2007 avevo toccato addirittura gli 80 km di peso. A un certo punto ho deciso che dovevo dimagrire e ho iniziato a uscire in bici. Poi mi lo sport mi ha preso, io sono molto competitiva e mi sono lasciata trasportare dagli amici alle gare… ed eccomi qui. Ormai sono 12 anni che giro per Gran Fondo».

Più o meno quante corse disputi in un anno?
«Non saprei quantificare, ma sicuramente tante. In questo momento sono due mesi che tutte le domeniche attacco il pettorale. Sono arrivata addirittura a fare tre corse in una settimana, con la tripletta: domenica a Carpineto Romano, giovedì in provincia di Benevento e la domenica dopo a Reggio Calabria». ‎