BGY Airport, l’organizzatore Manenti: «Nel nome di Felice, noi siamo sempre gli stessi»

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La BGY Airport Bergamo non è mai stata solo una granfondo. È un evento che ha a che fare con i sentimenti e l’amicizia, come quella di Giuseppe Manenti con Felice Gimondi, che questa corsa la mise in piedi e che portava il suo nome, e che il factotum e organizzatore della corsa bergamasca ricorda ogni volta che può. «Alcuni miei colleghi a volte mi dicono: “Siete la piccola più grande”. Io dico che la BGY è adatta a tutti, è molto scenografica e poi è comoda», dice Manenti. Al via il 5 maggio, l’edizione numero 26 di questa storica granfondo – che fa parte del Prestigio di Cicloturismo – è già pronta. Segno dell’efficienza e della tenacia dei bergamaschi. La BGY è tra le big: dopo Dolomiti e Nove Colli ci sono loro. Sponsor di livello assoluto. Bergamo, infatti, ha il primato in fatto di bici e collaterali: Santini, Banco BPM, Vittoria, Bianchi e tanti altri. Una famiglia per quelli della BGY e per Manenti. «È l’altra mia missione: unire le aziende bergamasche in un evento bergamasco». Manenti è sul percorso, guarda, sbircia, controlla e dirige: il via della BGY è dietro l’angolo. «Gli imprevisti ci sono sempre – racconta Manenti -, controlliamo tutto: siamo contenti e carichi».

In foto l’organizzatore Giuseppe Manenti, Lara Magoni della Regione Lombardia e Giovanni Sanga, presidente Sacbo (BGY)

Cosa è diventata questa granfondo?
«È il un proseguimento della vecchia Gimondi, alla fine l’organizzazione è rimasta invariata. È una cosa che dura da 26 anni. Come tutti i grandi marchi, con il cambiamento del nome abbiamo pagato un poco lo scotto importante per il numero di partecipazioni. Ma ci stiamo riprendendo: quest’anno abbiamo fatto il 30% in più dell’anno scorso. Ci riprendiamo i nostri numeri anche perché ci sono tantissime nuove persone che vengono a Bergamo. Ma la gente lo deve sapere, l’organizzazione è la stessa di sempre. È cresciuto il numero dei partecipanti dall’estero, abbiamo un gruppo di 42 svedesi, 22 dall’Arabia. Se inizia a muoversi il gruppone qualcosa vuol dire…»

Che c’è fermento intorno alla manifestazione.
«Per l’anno prossimo siamo già inseriti in tutti i bike touring. È qualcosa di eccezionale: Vittoria si prende cura della tua bici, tu fai la gara, torni in aeroporto, Vittoria ti smonta la bici».

Cosa la rende più orgoglioso di questa manifestazione?
«Quello che rendeva orgoglioso Felice: quando veniva in ufficio da me era più che orgoglioso. Diceva: “Eh, quelli là hanno mollato…”. Alcune granfondo lasciavano il posto, ma noi abbiamo sempre continuato. “Noi siamo ancora qui”. Ecco, quello lo rendeva invincibile. Ed è lo stesso oggi».

Si ricorda quando è nata?
«Certo. Quando abbiamo proposto di fare la granfondo a Gimondi era il 1996, all’epoca non usava fare queste cose se non per le persone morte. Felice fece un gesto, come dire… oh, guardate che io sono qui. Scherzava. Capì che era una cosa per lui, per digli grazie per le cose che aveva fatto. Erano gli anni in cui Gimondi chiamava chiunque. Io non ero ancora in grado di andare da solo e allora i primi anni faceva la riunione in prefettura, parlava con gli sponsor. Poi dal 2010 si è fatto da parte, quando ha visto che me la smazzavo da solo. Anzi, diceva agli altri: “Vai dal Manenti che te lo risolve lui il problema…”».

In foto: Lara Magoni della Regione Lombardia; Fabrizio Zambetti, responsabile Direzione Territoriale Bergamo-Brescia-Lario di Banco BPM; l’Assessore allo Sport e Giovani della Città di Bergamo Loredana Poli, il Consigliere della Provincia di Bergamo con delega allo sport Giorgia Gandossi, il presidente del Comitato Regionale Lombardo della Federciclismo Stefano Pedrinazzi. E l’organizzatore Giuseppe Manenti

Lei cosa ha imparato?
«La pazienza. Perché il nostro mondo non si è evoluto. Siamo qui che facciamo cose con tanta passione e tanto impegno. A parte un paio di granfondo, tutte le altre sono fatte per passione. Del resto, il ciclismo è quello sport che se ti prende non lo molli mai. Io mi mostro poco in pubblico, ma ho la consapevolezza che stiamo facendo una cosa importante».

Le granfondo in Italia come stanno?
«Bene, forse ce ne sono ancora troppe. A volte mi stupisco: chi fa cinque o sei eventi di questa portata ogni anno come fa? Io ne faccio uno, e non dormo. Lavoro tutti i sabati e le domeniche. Non è facile. Nemmeno trovare 350 persone da mettere sugli incroci».

C’è un anno che si ricorda più di altri e perché?
«Il 2019, per due motivi. È stato l’ultimo anno con Felice e poi aveva nevicato. Era maggio, una cosa del genere a Selvino non succedeva da sessant’anni. Ricordo che era uscito uno spiraglio di luce, sembrava dovesse cambiare il tempo. Allora la gente partiva senza guanti. Io dicevo: “Ma dove vai senza guanti?”. In un’ora e mezza organizzammo un pullman per chi non ce la faceva più. Guardate che non è facile».

Bergamo è il cuore della granfondo: che cosa ha di bergamasco?
«Questo: il mola mia, il non mollare mai. Perché io veramente ne ho passate di tutti i colori. Abbiamo superato tutto: la morte del Felice, il covid. Noi abbiamo una struttura, con il magazzino, l’ufficio, abbiamo tutto. Non è una struttura leggera, abbiamo l’ufficio aperto 365 giorni, puoi venire a curiosare, e un magazzino di 400 metri quadri. Siamo autonomi».

Vi vedete nel futuro?
«Tutti gli anni tutti dicono che ci saranno meno granfondo. Non so se è vero. Il movimento è vivo e c’è tanta passione. Sulla mia manifestazione vedo e spero che si avveri quello che quattro anni fa avevo intuito: la forza dell’estero».

TUTTE LE INFO DELLA BGY AIRPORT

I TRE PERCORSI
La BGY Airport Granfondo anche quest’anno conferma i tre tradizionali percorsi. I partecipanti potranno decidere anche in corso d’opera se optare per il percorso corto, quello medio o il lungo. I tre percorsi sono adatti a ogni tipologia di ciclista e a diversi livelli di preparazione: vanno infatti dal corto di 89,4 km (1.400 m di dislivello), passando per il medio da 128,8 km (2.100 m dislivello), fino al lungo da 162,1 km (3.050 m dislivello). Sono 6 le Valli attraversate (Val Cavallina, Valseriana, Val Serina, Val Brembana, Val Taleggio, Valle Imagna) e ben 37 i Comuni.
I chilometri di salita totale sono circa 23 per il percorso più breve, 33 per il percorso medio e sfiorano i 49 per il percorso lungo. Per la categoria GIM, che permette a qualsiasi tipo di bicicletta – muscolare ed elettrica, da strada, gravel e mtb – di partecipare alla Granfondo BGY, verrà messa a disposizione una griglia dedicata e sarà disponibile la sola distanza corta. Durante il tragitto saranno presenti complessivamente 5 punti ristoro, più il ristoro al traguardo a cui va aggiunto anche il pasta party finale, compreso nell’iscrizione.

LA CRONOSCALATA EUGENIO MERCORIO
La salita da Nembro a Selvino rappresenterà il tratto di sfida per la “Cronoscalata Eugenio Mercorio”, la sfida nella sfida della BGY Airport Granfondo che vuole esaltare la competizione tra gli scalatori e ricordare la memoria di un grande amico della manifestazione.La cronoscalta parte da via Torquato Tasso a Nembro (325 slm) e si concluderà in Corso Gabriele Camozzi a Selvino (946 slm). La miglior prestazione cronometrata risale all’edizione 2022 dell’evento, con l’ex professionista Manuel Senni che aveva fermato il cronometro su 25.21.8.

IL BGY BIKE OFFICE ALL’AEROPORTO
Anche quest’anno Vittoria supporterà la granfondo di casa come fornitore di assistenza meccanica attraverso il Servizio Corse, un team di meccanici esperti coinvolti in numerose competizioni ciclistiche in tutto il mondo. Alla BGY Airport Granfondo, il Servizio Corse Vittoria fornirà assistenza con 3 auto, dotate di biciclette e ruote con pneumatici Vittoria Corsa PRO, e in 1 punto fisso presente sul percorso.
Non è finita qui: Vittoria può offrire supporto anche prima e dopo la gara. Chiunque arrivi in aereo a Bergamo per partecipare alla BGY Airport Granfondo può usufruire in aeroporto di un servizio gratuito di supporto, fornito dal Servizio Corse Vittoria, per assemblaggio bici e deposito borsa porta-bicicletta. Un servizio molto utile ed esclusivo reso possibile dalla collaborazione tra Vittoria e l’Aeroporto di Milano Bergamo (BGY), il primo aeroporto bike-friendly d’Europa. Il BGY Bike Office è un servizio sempre operativo e che grazie alla collaborazione esclusiva con la BGY Airport Granfondo diventa un’opportunità speciale per tanti appassionati che voleranno a Bergamo, provenienti da diverse città d’Italia e del mondo, per partecipare al prestigioso evento ciclistico amatoriale.

LA MAGLIA UFFICIALE
La maglia ufficiale della BGY Airport Granfondo è stata realizzata da Santini Cycling Wear, con esclusivo design limited edition. Una maglia da collezione, un oggetto di tendenza e ambito da tanti appassionati di ciclismo e non solo che è possibile ricevere con un sovrapprezzo al momento dell’iscrizione all’evento.Il design della maglia 2024 si ispira alla grafica dell’evento, con i colori bianco e azzurro e ai suoi simboli. Il primo è il simbolo delle tre vette (Colle Gallo, Selvino e Val Taleggio) che sono le tre salite simbolo della manifestazione; la catena a rappresentare i tre possibili percorsi di 89, 128 e 161 chilometri; il barcode simbolo dell’Aeroporto BGY; il cerchio che tra la partenza e l’arrivo dal capoluogo Bergamo racchiude in sé tutti e 36 i comuni interessati dal passaggio della manifestazione; e infine il disegno fantasia che rappresenta proprio quel pizzico di fantasia che non manca mai e che ogni anno gli organizzatori ci mettono insieme a tanta passione per regalare un’esperienza indimenticabile a tutti i partecipanti.
Realizzata in edizione limitata, la maglia ufficiale è acquistabile insieme all’iscrizione alla Granfondo per un totale di € 90,00 o singolarmente al prezzo di € 45,00, con anche la possibilità di spedizione in Italia e all’estero. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale dell’evento, www.granfondobgy.it

SANTINI OSPITA IL NUOVO QUARTIER GENERALE
Il nuovo quartier generale della manifestazione, che nella giornata di sabato 4 maggio ospiterà la distribuzione dei numeri e dei pacchi gara, l’Expo Village, la sala stampa e la segreteria, si trasferirà dal Lazzaretto di Bergamo alla nuova sede cittadina di Santini Cycling Wear, in via Zanica 14, nel quartiere Malpensata. Una scelta che rafforza ulteriormente il legame tra l’impresa della famiglia Santini e la Granfondo bergamasca. L’area sarà aperta al pubblico e ai partecipanti sabato 4 maggio a partire dalle ore 9:00 e fino alle ore 20:00, saranno presenti anche aree di intrattenimento e ristoro per gli ospiti ed il pubblico. Domenica 5 maggio sarà poi la tradizionale area del Lazzaretto di Bergamo, nei pressi di partenza e arrivo in via Marzabotto, a tornare a colorarsi e ad accendere la festa della BGY Airport Granfondo 2024.

BGY AIRPORT GRANFONDO E L’ARTE
Anche nel 2024 si rinnova la collaborazione tra la BGY Airport Granfondo e la Fondazione Creberg, per promuovere arte e cultura.L’artista prescelto quest’anno è Giovanni Frangi – artista milanese di rilievo internazionale – con due opere pittoriche che si potranno ammirare negli spazi allestiti all’interno della segreteria e dell’ExpoVillage; si tratta di due monumentali dipinti – del ciclo Divina Wallpaper – facenti parte della Collezione di Fondazione Creberg e messi a disposizione della manifestazione per l’ammirazione del pubblico.