Ursus entra nella grande famiglia Acsi

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Sin dal suo debutto sulla scena, il 2024 targato ACSI si sta profilando a dir poco formidabile e segna un altro importante traguardo a favore del mondo amatoriale con l’accordo di collaborazione siglato in questi giorni con URSUS S.p.A.

Realtà imprenditoriale di primo piano nel mondo del ciclismo, entra per la prima volta a far parte dei partner ACSI e la sinergia promette solo cose buone.

“La nostra azienda è specializzata da oltre 50 anni in lavorazioni meccaniche.” dichiara Mirko Ferronato, Ceo di URSUS S.p.A.” Con la produzione di ruote di alta gamma, il nostro ingresso nel mondo delle biciclette da corsa e MTB si è rivelato una mossa vincente che ci ha permesso, nell’ultimo decennio, di penetrare nel professionismo, facendo leva su un prodotto in continua evoluzione, improntato sulla ricerca dell’eccellenza. Non possiamo che essere molto orgogliosi e felici di aver instaurato una collaborazione con ACSI Ciclismo, un’importante realtà italiana formata da moltissimi appassionati delle due ruote.”

Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste: il suo nome è Fausto Coppi!

Evocare un ricordo indelebile nella memoria collettiva non solo degli appassionati di ciclismo” commenta Emiliano Borgna, vicepresidente ACSI “è stato per me un atto del tutto naturale pensando ad URSUS, un marchio prestigioso e carico di storia, quella della grande Epopea del Ciclismo, ma sempre proiettato al futuro. Tutta la filiera produttiva è racchiusa in un unico polo su territorio italiano, precisamente in provincia di Vicenza, e questo è motivo di orgoglio per tutti, non solo per ACSI. Insieme metteremo in campo iniziative ed experience che permetteranno ai nostri tesserati di vivere con pienezza la forza di questa grande azienda italiana.”

Fra i prodotti rigorosamente Made in Italy appena lanciati sul mercato, a conferma della costante attività di ricerca e sviluppo del brand vicentino, spiccano le nuove ruote in carbonio gravel Ursus Countach, pensate per l’offroad, ma polivalenti a tal punto da essere un’ottima alternativa per il mondo strada; infatti, sono state utilizzate dal Team Bingoal per gareggiare alla Parigi-Roubaix, ancora in forma di prototipo.

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