Abbassare la velocità per salvare vite umane nelle città italiane: l’appello dei familiari delle vittime sulla strada

Scarponi
Marco Scarponi con Andrea Comastri nella sede della Fondazione
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Le principali federazioni, fondazioni e associazioni italiane di familiari di vittime sulla strada intervengono nel dibattito pubblico sulla sicurezza stradale che si è aperto negli scorsi giorni e per la prima volta lanciano unitariamente un appello al Governo, al Parlamento e ai Comuni, sostenendo la diffusione di città e zone 30 km/h anche in Italia e aderendo alla lettera aperta al Ministro dei trasporti promossa da un gruppo di 130 tecnici ed esperti.

Di seguito il testo dell’appello e l’elenco delle organizzazioni che lo promuovono.

“Per la sicurezza e la tutela della vita umana sulle strade delle città italiane”

Come Fondazioni e Associazioni di familiari di vittime sulla strada, in prima linea da anni in Italia e in Europa per la sicurezza stradale, come forma di memoria attiva per le persone care che non ci sono più e come impegno civile per l’intera collettività:

●      consideriamo fondamentale abbassare la velocità massima, prima causa dell’incidentalità con esiti mortali, sulle strade urbane, dove si verifica la gran parte degli scontri stradali, per ridurne la quantità e la gravità;

●      ricordiamo che secondo il codice della strada i limiti di velocità vanno stabiliti in base a un unico criterio: “per la tutela della vita umana” (art. 142, comma 1), che, essendo il bene più prezioso, viene prima di ogni altro interesse;

●      sosteniamo gli sforzi delle amministrazioni comunali di ogni colore politico, delle associazioni e degli esperti tecnici per estendere le città e le zone a 30 km/h, per controllare e prevenire ogni comportamento pericoloso alla guida e per realizzare interventi fisici di messa in sicurezza delle strade;

●      ci raccomandiamo che i provvedimenti in discussione, come la riforma del codice della strada e il decreto ministeriale sugli autovelox, non depotenzino ma anzi rafforzino le possibilità di riduzione della velocità, i controlli elettronici sulla velocità e la distrazione, le zone a traffico limitato, i mezzi e gli interventi a favore della mobilità sostenibile.

Per questi motivi, condividiamo e sosteniamo la “Lettera aperta al Ministro dei trasporti Salvini” promossa nei giorni scorsi dal gruppo di 130 esperti e tecnici (pubblicata sul sito www.visione30.it).

Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS)
Associazione Familiari e Vittime della Strada (AFVS)
Federazione Europea delle Vittime della Strada (FEVR)
Fondazione Michele Scarponi
Associazione Lorenzo Guarnieri
Fondazione Luigi Guccione Ente Morale
Associazione Gabriele Borgogni
Associazione Sonia Tosi
Fondazione Matteo Ciappi
Associazione Rose bianche sull’asfalto
Associazione Manuel Biagiola
Associazione Marco Pietrobono
Associazione Davide Marasco
Associazione Andrea Nardini
Associazione Dorothy Dream
Alina Art Foundation
Insieme per Fabrizio