GF Fara in Sabina, ecco il percorso nei dettagli e le quote

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La Gran fondo Fara in Sabina, giunta alla sua diciottesima edizione, festeggia quest’anno la promozione tra le prove valide per il Prestigio di CicloTurismo. Sarà il secondo degli appuntamenti ai quali occorre essere presenti per conquistare l’ambito scudetto tricolore del 2024. È in calendario domenica 24 marzo, come sempre con partenza ed arrivo nella frazione di Passo Corese, una trentina di chilometri a nord di Roma ma in provincia di Rieti.

Oltre alla classica gran fondo, che si snoda su una distanza di 122 chilometri (dislivello totale di 2.100 metri), sono in programma anche un corto (km 84,3, dislivello m. 1450) e due cicloturistiche (km 63 e km 36).

Lasciato il centro abitato di Passo Corese (il “via” alle ore 8.30), si raggiunge ad andatura controllata il km 0, situato all’inizio della SP 41 (“Farense”), che in 5 chilometri, attraverso lunghi rettilinei, conduce alla frazione di Talocci, dove inizia la prima asperità della gara. Si va ad affrontare la salita Curese, non molto lunga (km 5) né particolarmente impegnativa (5% di pendenza media), ma piacevole e panoramica, immersa tra gli uliveti. A Fara in Sabina è collocato il primo ristoro (solo idrico), seguito dalla discesa verso l’abbazia benedettina di Santa Maria in Farfa e il bivio di Granica (km 17,8), dove avverrà la prima separazione dei percorsi: svolta a sinistra per la cicloturistica, a destra per la medio fondo e la gran fondo direzione.

Il traguardo volante di Castelnuovo di Farfa (“cronosquadre”) precede la seconda ascesa della giornata, lunga 4 chilometri con pendenze comprese tra il 4% e il 7%. Lo scollinamento coincide con il secondo punto di ristoro (km 22) ed è seguito dal passaggio nei borghi di Monte Santa Maria di Poggio Nativo, Frasso Sabino, Casali di Frasso e Osteria Nuova di Poggio Moiano. Gli itinerari del lungo e del corto divergono in località Fiacchini (km 33). Mentre la medio fondo fa rotta su Casaprota, la gran fondo si dirige verso Poggio Moiano affrontando la terza salita, abbastanza lunga (6 chilometri) ma non troppo impegnativa. A Poggio Moiano (km 37) i partecipanti troveranno il terzo punto di ristoro, prima dell’ostica scalata della Cima Coppi di Muro Pizzo (m. 906), 408 metri di dislivello racchiusi in 4 chilometri e mezzo e con pendenza media del 7,5% e punte sino al 14%.

Dopo una ripida e panoramica discesa si arriverà al Lago del Turano, sul quale si affacciano i pittoreschi villaggi di Colle di Tora, Ascrea e Castel di Tora, Superata Posticciola (km. 54, ristoro), si punterà verso Rocca Sinibalda e Capannaccia, affrontando la breve e non difficile salita di 3 chilometri che porta al bivio di Belmonte, sede del quinto ristoro. Il passaggio da Torricella Sabina, Monteleone Sabino e Poggio San Lorenzo precede Ponte Buita (km 73), dove avviene il ricongiungimento dei due percorsi agonistici. Poco oltre inizia la “crono individuale” di 3 km che termina alle porte di Collelungo Sabino.

Dopo due ravvicinati punti di ristoro, a Montenero Sabino (km 85) e a Mompeo (km 99), si scenderà sino a Granica Sud (km 107), dove avverrà il ricongiungimento con la versione cicloturistica. Gli ultimi 15 chilometri comprendono due brevi asperità, l’ultimo ristoro (bivio di Montopoli, km 109) ed un paio di saliscendi, infine il traguardo di Passo Corese.

Le quote di iscrizione alla Gran fondo Fara in Sabina, che è valida anche per il circuito Pedalatium, sono pubblicate sul sito ufficiale (cliccare qui). Fino all’8 febbraio vige la tariffa di 30 euro (24 euro per le cicloturistiche), che poi aumenterà fino a raggiungere i 50 euro (35 per le cicloturistiche) per chi si iscriverà in loco sabato 23 e domenica 24 marzo.

Informazioni: info@pedalatium.com