Dalla Terra del Fuoco all’Alaska: due anni in bici per Giacomo, l’ingegnere spaziale

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Ingegnere di professione, cicloglobetrotter per passione, il giovane veronese Giacomo Turco sta per intraprendere un’avventura in solitaria di 40.000 chilometri che lo porterà ad esplorare per intero le due Americhe, dalla Terra del Fuoco all’Alaska. La fatidica data della partenza è quella di venerdì 12 gennaio 2024, entro la fine di ottobre 2025 dovrebbe avvenire la conclusione dell’impresa.

Giacomo Turco, 27 anni, vive nella Valpolicella, la terra di Davide Formolo e Gianni Moscon, e ha nel sangue la bicicletta e soprattutto l’idea di vivere un mondo senza confini. Si è laureato tra l’Italia e il Giappone in ingegneria spaziale, nel periodo della pandemia ha svolto un tirocinio da remoto alla NASA, poi ha lavorato per una startup di Como che monitora i satelliti in orbita, ma nella sua mente, dopo le avventure in Islanda, in Mongolia e nel Nepal, ha continuato a balenare l’idea di affrontare l’affascinante Panamericana, la rotta che collega Ushuaia, la città più a sud della Terra, con Prudhoe Bay, sulla costa settentrionale dell’Alaska, nell’estremo Nord del Nuovo Continente. Si è licenziato ed ha iniziato a progettare quest’incredibile viaggio. «Al mio futuro – dice – penserò quando avrò portato a termine quest’avventura». Per la quale si autofinanzierà, dopo aver messo da parte dei risparmi, e se non saranno sufficienti «vorrà dire che troverò da lavorare lungo il percorso».

Con lui e la sua bici, una tenda, il sacco a pelo, il cibo e l’acqua, oltre all’immancabile diario e due fotocamere. «Sarà dura, durissima – aggiunge – ma dall’aver sognato per così tanto tempo quest’interminabile sfida riceverò quell’energia che mi farà superare tutte le difficoltà. Non vedo l’ora di partire e di provare quelle emozioni primordiali che quest’avventura mi darà modo di vivere».

Soprannominato “Jack Cavallo Pazzo”, Giacomo ha programmato la Panamericana basandosi sulle condizioni climatiche delle regioni che dovrà attraversare. «Dovrò per forza arrivare in Alaska prima della fine di ottobre 2025 – annuncia –, perché già a metà ottobre le nevicate si intensificano e le strade diventano difficilmente percorribili».

La Panamericana è il sistema stradale più esteso del mondo. È costituita da una rete di oltre 30 mila chilometri, ma raggiunge i 48 mila se si considerano varianti e diramazioni ed è interrotta solo per 87 chilometri al confine tra Panamá e Colombia nella giungla del Tapón de Darién, nella regione della foresta pluviale. Il percorso dell’ingegner Turco tenderà però ad evitare le grandi città, privilegiando le rotte tra la natura selvaggia e lontano dall’invadenza della civilizzazione. Dal 12 gennaio fornirà informazioni ed aggiornamenti dell’impresa panamericana sul suo profilo Instagram (cliccare qui).