Il ciclista travolto e ucciso ieri mattina sulla vecchia Bazzanese, appena fuori Crespellano, è Loredano Comastri, 74 anni, di Zola Predosa, in provincia di Bologna: era sulla sua bicicletta da corsa, stava percorrendo la Provinciale in direzione di Casalecchio, quando è stato colpito in pieno e sbalzato ad una decina di metri di distanza dal conducente di una Ford Fiesta bianca, che lo ha travolto invadendo la corsia opposta. Sulla dinamica dell’investimento indaga la polizia di Valsamoggia. Comastri è stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118, un elicottero lo ha trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna in codice di massima gravità, ma ieri sera è arrivata la notizia peggiore possibile.
Loredano soltanto l’anno scorso si era brevettato nel Circuito dei Santuari dell’Appennino Bolognese. Aveva cominciato nel 1985 a gareggiare, in bici, a piedi (podistiche e maratone) ma anche sugli sci da fondo (Marcialonga). Tre volte campione italiano di Duathlon (Distanza Olimpica): nel 1994 a Roma, Stadio dei Marmi, nel 1996 a Brescia e nel 2002 a Levico.
Superati alcuni guai di salute, nel 2006 aveva ripreso gradatamente l’attività agonistica vincendo alcune gare di cross, corsa campestre e MTB. Nel 2007 con alcuni amici stabilì un record scalando lo Stelvio tre volte in 26 ore. Dal 2008 con la maglia del Gruppo “Nuovo Parco dei Ciliegi” cominciò la sua scalata al gradino più alto del mondo della sua categoria. Nel 2010 vincendo la GF a Les Deux Alpes era diventato Campione del Mondo della sua categoria (Master 7). Randonnée, everesting, Parigi-Brest-Parigi, le classiche del nord, le gran fondo più belle: ogni occasione era buona per prendere la bici e andare. Ieri, poco prima di mezzogiorno, in una mattina gelida di dicembre, Comastri è diventato l’ultima vittima della violenza stradale.
