Di Felice e l’Antartide: «Non esiste niente di paragonabile»

Omar Di Felice nella tenda che sarà la sua casa per oltre due mesi (foto dal suo account Facebook)
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Omar Di Felice sta per partire, la data è il 12 novembre. Destinazione Antartide. In bicicletta: 1.550 chilometri. L’obiettivo è diventare il primo a completare la traversata solitaria verso il Polo Sud, che «rappresenta il sogno di una vita intera», anche se «so benissimo che le possibilità di riuscita continuano ad essere in quell’intorno dello 0,1% a me ormai caro». Quarantadue anni, avventure assortite alle spalle, Omar continua a sentirsi chiedere perché lo fa, «perché nella vita se non ci si mette alla prova, non si potrà mai sapere cosa si potrà essere in grado di fare. Quello che per molti sarebbe un fallimento, per me ha un solo nome: avventura. Parto per l’Antartide con l’entusiasmo della prima volta, l’emozione di sapere che potrei realizzare qualcosa di unico, e la paura necessaria per non compiere errori decisivi».

Di Felice racconta la sua vigilia con la consueta poesia. «Mentre mi appresto a partire per il Cile, spendendo le ultime notti in un comodo letto, prendo coscienza del fatto che questa piccola tenda sarà il mio unico riparo durante i 68 giorni che mi attendono. Solo chi ha messo piede in Antartide sa quanto non ci sia nulla di neanche lontanamente paragonabile: nessuno dei luoghi incredibili che ho attraversato gli somiglia. Dal nord della Russia alle lande estreme dell’Alaska passando per i sentieri tra i ghiacciai di Islanda e Groenlandia, nessun luogo si avvicina a quello che è il posto più estremo e remoto del Pianeta. I pensieri corrono veloci, pensando alle persone che ci sono state, quelle che ci sono e quelle che sceglieranno di esserci al mio rientro. L’Antartide è stato, e continua a essere per me, un luogo mentale prima di tutto. In questa piccola tenda dovrò essere in grado di racchiudere solamente i pensieri positivi e le cose belle, lasciando aldilà tutto il resto e forse è questa la vera sfida. Una sfida che richiede nervi saldi e un cuore in grado di non tradirmi mai».