Tutto pronto a Punta Ala, in provincia di Grosseto, per la prima edizione della tappa italiana del Grinduro. Una cicloturistica da affrontare rigorosamente in gravel, ma che per aggiungere un po’ di “pepe” alla giornata proporrà quattro prove cronometrate che daranno vita alla classifica.
I percorsi saranno due: il lungo da 100 chilometri con appunto le quattro sezioni a tempo, oppure il Grindurito che misura 65 chilometri, quest’ultimo senza l’assillo del cronometro.
Grinduro, un format itinerante
Due tappe negli Stati Uniti, dove il Grinduro ha avuto origine, una in Giappone e tre in Europa: Germania, Galles e appunto Italia. La formula di questa manifestazione desta interesse e chissà che non possa rappresentare un futuro per le manifestazioni ciclistiche, non solo a spirito “free” come quelle del gravel ma anche per il mondo road.
Uno dei punti salienti è un programma che si articola in tre giorni di evento. Al venerdì l’arrivo dei partecipanti, il ritiro dei pacchi gara e il prologo pomeridiano, che si terrà appunto all’interno del Camping Resort di Punta Ala. Sabato dalle 9 lo start dei due tracciati, dove ci sarà un tempo limite di percorrenza (partenza alle ore 9, chiusura entro le 17), festa e premiazioni in serata.
E poi domenica mattina il cosiddetto “hangover ride” che precederà i saluti. Un ultima pedalata prima di tornare a casa.
Gravellisti da tutto il mondo
Non solo italiani, anzi… Previsti 150 partenti circa per questo evento che come detto desta grande interesse. La metà circa sono stranieri, Europa principalmente ma anche da più lontano.
La location d’altro canto aiuta molto. Punta Ala è un’incantevole località marittima, la struttura del camping è perfetta per tutte le esigenze dei gravellisti e degli accompagnatori, il tracciato proporrà un bel mix di sterrato (anche tecnico) e passaggi incantevoli. Ed ai ristori ci sarà anche da divertirsi, non solo da rifocillarsi.