Un anno a Parigi 2024: 60 km di ciclabili e 15mila bici in sharing per un’Olimpiade da vivere su due ruote

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Parigi, città che ospita dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, riuscirà a vincere le sfide di mobilità imposte da questo grande evento sportivo? Una cosa è certa. La capitale francese sta raddoppiando gli sforzi per adeguare la sua infrastruttura di trasporto e proporre Giochi più verdi. Gli organizzatori sono sotto pressione sul tema dell’ambiente. La loro intenzione è quella di far diventare Parigi 2024 il primo grande evento sportivo con un contributo positivo al clima. Per questo, sono stati messi in atto impegni ambientali. Ma come diventare un modello per le future edizioni dei grandi eventi sportivi in termini di trasporto?

L’offerta di trasporto pubblico nella capitale francese è insufficiente per accogliere il mondo olimpico. I lavori sulla rete RER e metropolitana dell’Ile-de-France sono in fase di manutenzione ma le nuove linee previste non saranno compleate in tempo. Così, la bicicletta appare come uno dei mezzi più scontati per alleviare la congestione del trasporto pubblico. Il ciclismo fa sempre più parte della vita quotidiana dei parigini. Sarebbe quindi inconcepibile che questa mobilità dolce non comparisse nei mezzi di trasporto offerti ai Giochi Olimpici del 2024. Questo evento è l’occasione per trovare nuove soluzioni alle criticità di una crescita locale sostenibile (saturazione delle infrastrutture, inquinamento, accessibilità, gestione dei parcheggi, eccetera). All’inizio di febbraio 2023, la città di Parigi ha annunciato l’ampliamento della rete di piste ciclabili. Vedranno così la luce oltre 60 km di piste olimpiche che collegheranno le diverse sedi delle gare in città e in tutta l’Ile-de-France. Che saranno la più grande eredità delle Olimpiadi in termini di infrastrutture per la capitale francese. La sindaca Anne Hidalgo ha detto che «i Giochi Olimpici sono un’opportunità unica per accelerare la trasformazione di Parigi». Oltre alle infrastrutture, la flotta Vélib’ Métropole – le bici municipali in sharing a disposizione degli utenti – aumenterà la sua capacità per i Giochi. Verranno così acquistati 15.000 nuovi Vélib: ma solo 3.000 aumenteranno il parco bici, le altre 12.000 serviranno per sostituire quelle difettose.

Oltre a soddisfare le ambizioni ambientali, lo sviluppo del ciclismo per le Olimpiadi del 2024 è una questione sociale. Viaggiare quotidianamente in bicicletta aiuterebbe a combattere il crescente stile di vita sedentario dei francesi. È con questo obiettivo che il comitato dei Giochi di Parigi 2024 ha progettato il disegno attivo di promozione dell’attività fisica in città. Sperando che le autorità pubbliche seguano la tendenza. Infine, il ciclismo rafforzerà ulteriormente l’immagine ecologica della Francia e in particolare di Parigi. L’obiettivo è fornire ai viaggiatori analisi in tempo reale dei flussi di traffico, veicoli autonomi nel Villaggio Olimpico e Wifi in metropolitana per garantire l’accesso alle informazioni. Se la gestione dei flussi è un punto nevralgico nella questione dei trasporti, non bisogna dimenticare l’accoglienza. Dagli spettatori agli atleti, dovranno sentirsi rassicurati. Parigi è una città molto densa che può essere stressante quando si pedala. Eppure, il 73% degli spettatori dovrebbe essere in grado di raggiungere in bicicletta le sedi delle competizioni entro 30 minuti dal centro della capitale. Ci saranno 25 chilometri di strutture aggiuntive a Seine-Saint-Denis. E 10.000 parcheggi temporanei per bici (con i supporti) saranno installati vicino alle sedi olimpiche.

Riusciranno i Giochi di Parigi 2024 a cambiare la nostra mentalità? «Vogliamo che ci sia un prima e un dopo i Giochi di Parigi 2024», dice Anne Hidalgo il cui obiettivo è chiaro. «Parigi deve diventare pedalabile al 100%”. Per questo traguardo sono stati stanziati 250 milioni di euro per cinque anni, il piano terminerà nel 2026. La sicurezza è decisiva: è partita la campagna della Continental (non a caso, un produttore di pneumatici che sta investendo sempre di più nelle bici: fornisce pneumatici a 6 squadre World Tour) che si intitola «Share the road», condividi la strada.