Bike Night Alpe Adria, una notte da favola. In 500 ciclisti da Udine a Ugovizza

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La passione per la bici è rimasta sveglia tutta la notte: entusiasta, colorata, luminosa. È stata la festa della bici la Bike Night Alpe Adria 2023, che nella notte tra sabato 15 e domenica 16 luglio ha illuminato il centro di Udine fino alle Alpi con 500 cicliste e ciclisti di tutte le età provenienti da tutta la regione e dal resto d’Italia.

Giunta alla settima edizione, la Bike Night da Udine a Ugovizza era la terza e ultima tappa del tour delle pedalate notturne di 100 km organizzate da Witoor. C’erano davvero tutti per la notte in bici più lunga dell’anno: la partecipazione di tante cicliste (20% del totale), di giovani e meno giovani, di gruppi di amici, per un corteo di luci ed entusiasmo trasversale e colorato. Un’energia che ha iniziato a riempire piazza Libertà dalle ore 21, e cresciuta ora dopo ora, quando sono arrivati nel cuore di Udine iscritti da ogni parte d’Italia. A vivere l’attesa in piazza anche la ciclofocacceria MAM, Musica e atmosfera elettrizzante per quello che è diventato uno degli eventi in bici non competitivo che coinvolge più partecipanti in Friuli Venezia-Giulia e che quest’anno ha confermato numeri e gradimento altissimi.

Dalle 23.30 è iniziato l’incolonnamento dei ciclisti per la partenza. In piazza Libertà a salutare il gruppo dei ciclisti per il Comune di Udine sono intervenuti Ivano Marchiol, assessore alla Viabilità, lavori pubblici e verde pubblico, e Alessandra Facchin, assessore alle Politiche Giovanili: «Siamo entusiasti per una manifestazione che ogni anno rilancia Udine e il suo territorio come attrattivo e sensibile verso la mobitilità sostenibile». Poi il conto alla rovescia fino a mezzanotte, quando i 450 partecipanti sono partiti scortati dalla Polizia Municipale fino all’inizio dell’ippovia del Parco del Cormor. Ad attenderli un percorso cicloturistico lungo l’Alpe Adria, una delle più belle ciclovie d’Europa, diviso tra lo sterrato fino a Gemona e il tracciato asfaltato dell’ex ferrovia fino a Ugovizza. La pedalata prevedeva come sempre tre ristori e la colazione Alla Vecchia Stazione di Ugovizza. Il gruppo è sempre stato scortato dall’assistenza meccanica e medica.

Tante storie che si sono mescolate durante la notte, in un filo luminoso che si è via via sgranato strada facendo. Ogni ristoro il momento per rifare pieno di energie e scorte di cibo: a Vendoglio di Treppo Grande, dopo 22 km, grazie all’Hotel Suite Inn Udine e la Pro Loco di Vendoglio, a Venzone alla Pasticceria d’Altri Tempi, dopo 52 km, con i cornetti caldi di Vincenzo Aiello, pasticcere detentore del Guinness World Record 2015 per il tiramisù più grande del mondo, e alla Stazione di Chiusaforte, al 73° km, grazie alla Cooperativa La Chiusa. Il fascino del pedalare al buio e una notte dove il caldo ha dato tregua, ha trascinato il gruppo lungo il dislivello costante del tracciato. Il sentirsi parte di un evento unico nel suo genere ha dato l’energia a tutti i partecipanti per superare le tante ore in sella e i 100 km di distanza.

Molti friulani tra i ciclisti, che hanno riscoperto la loro regione in uno scenario insolito, così come in crescendo gli iscritti da fuori provincia: da Trieste, Gorizia, Pordenone ma anche da altre regioni d’Italia, per un evento che attira ogni anno nuovi visitatori in Friuli. Consistente anche la partecipazione femminile, con il 20% delle presenze. La gioia di aver costruito un ricordo memorabile, la scoperta di nuovi limiti personali, la sorpresa di vivere territori in modo nuovo: tante sensazioni che si sono mescolate e creano il mix unico tipico delle Bike Night.

Con l’arrivare dell’alba i partecipanti hanno ritrovato le energie necessarie raggiungere Ugovizza, con la colazione offerta da La Vecchia Stazione. I primi arrivi dalle ore 4.30, gli ultimi intorno alle 9.

«È anche grazie alla Bike Night che si promuove il territorio, in modo partecipativo e innovativo», commenta Simone Dovigo, presidente Witoor, «offrendo un viaggio da ricordare e raccontare agli altri, ed è proprio l’intreccio di storie, emozioni e tipologie diverse di partecipanti l’impatto più significativo della Bike Night». «La bici è di tutti, sempre, a tutte le ore: – sottolinea Dovigo – con Bike Night accendiamo la passione del cicloturismo in tante persone che non avevano mai percorso 100 km. E abbiamo scelto format nuovi per l’Italia, come pedalare di notte: un’esperienza magica e sorprendente che ha saputo esaltare la passione per la bici in Friuli». La Bike Night Alpe Adria, grazie alla ciclovia «è ormai la tappa più spettacolare del tour, sia per la bellezza della ciclabile sia per la calorosa partecipazione dei friulani». E ancora: «Un’opportunità incredibile per lo sviluppo del cicloturismo in Friuli – spiega Dovigo – perché un’esperienza così penetrante, per l’orario inconsueto e la varietà dei contesti, è uno strumento di promozione efficace». La tappa di Udine è stata infatti realizzata come ogni edizione con la preziosa collaborazione dell’Hotel Suite Inn, albergo bike-friendly da sempre promotore di una fruizione cicloturistica della città di Udine.

Molti iscritti sono poi rientrati a Udine tramite il servizio ferroviario. A causa di un disservizio, Micotra – nonostante la prenotazione effettuata e pagata da Witoor per il rientro dei partecipanti che avevano scelto la soluzione via treno – ha effettuato il collegamento previsto con un vagone ferroviario in meno rispetto alla richiesta iniziale, creando notevoli problemi di affluenza sul convoglio. «Innanzitutto vogliamo scusarci con i partecipanti che sono rimasti coinvolti in questo disservizio indipendente da Witoor – ha detto Dovigo – mentre noi ci tuteleremo in tutte le sedi opportune nei confronti dei responsabili di questa situazione che ha costretto nella stazione di Tarvisio oltre 100 persone prima di trovare una soluzione alternativa». E poi: «Se si vuole concretamente promuovere spostamenti in maniera ecosostenibile, comodamente e senza stress, disservizi del genere non sono assolutamente giustificabili dato che eventi come la Bike Night sono programmati e annunciati alle autorità competenti con mesi di anticipo».