Storia e leggenda del Puy-de-Dôme, il mitico vulcano che aspetta il Tour de France

Jacques Anquetil e Raymond Poulidor sul Puy-de-Dome, durante il Tour de France del 1964
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Quest’anno si parla tanto di Puy-de-Dôme, perché il vulcano dell’Alvernia sta per tornare protagonista al Tour de France 2023 dopo un’assenza di 34 anni.Si ricordano così le storiche imprese di Coppi, di Bahamontes, di Gimondi e di Ocaña, forse dimenticando che anche molto prima della prima visita del Tour, avvenuta nel 1952, il Puy-de-Dôme fu traguardo di importanti gare ciclistiche. E che, soprattutto, il primo ad imporsi al termine della dura scalata fu un italiano, Edoardo Molinar, che sbaragliò il campo nel 1934

Nel 1934, per la prima volta nella storia, le autorità consentirono il passaggio di una gara ciclistica sulla strada a pedaggio. Si trattava di una semplice scalata (11 chilometri e 500 metri) sul classico percorso che porta alla vetta. La gara si chiamava Critérium d’Europe de la Montagne ed era organizzata dal settimanale Le Vélo, che si pose l’obiettivo di portare a Clermont-Ferrand i vincitori ed i migliori protagonisti di quattro cronoscalate francesi (Mont Agel, Mont Faron, La Turbie e Mont Ventoux) . 

La prova (31 partenti), in programma il 2 giugno, prendeva il via da Royat (Place Allard) e si concludeva in vetta al Puy-de-Dôme. Edoardo Molinar, un torinese di 27 anni, uno dei più forti scalatori degli anni Trenta, vinse per distacco staccando nel finale il tenace francese Mazeyrat. 

Un secondo italiano ottenne il successo sul Puy-de-Dôme prima di Coppi. Un altro piemontese, Luigi Barral, nativo di Perosa Argentina, compagno di squadra di Binda e di Bartali alla Legnano. Al primo tentativo, nel 1935, fu secondo, preceduto di poco proprio da quel Mazeyrat che l’anno prima aveva colto la piazza d’onore, ma nel 1936 si superò battendo il quotato svizzero Léo Amberg, mentre Molinar dovette accontentarsi del terzo posto. 

Delisle e Merckx nel 1970 sul Puy-de-Dome

Il Critérium d’Europe de la Montagne non venne più organizzato per una quindicina d’anni. Ricomparve nel 1952, sempre con il classico arrivo sul Puy-de-Dôme, ma l’evento non suscitò interesse oltre i confini francesi. Il successo andò a Jean Dotto, che precedette i connazionali Teisseire e Bergaud. 

La manifestazione tornò alla ribalta nel 1970 con un’edizione in grande spolvero. Gli organizzatori riuscirono ad avere al “via” tanti campioni. Non solo Merckx, ma anche Gimondi, Poulidor, Janssen, Altig, Aimar, Agostinho, Van Impe e Thévenet. Un autentico parterre de roi. Era il 13 settembre e la partenza veniva data dal piazzale del casello del pedaggio. La corsa comprendeva due prove: in linea e cronoscalata. Entrambe brevissime, 4 chilometri e 100 metri. La somma dei tempi impiegati determinava poi la classifica finale. Al primo arrivo al Puy-de-Dôme, Eddy Merckx, che fresco reduce della doppietta Giro-Tour, ebbe la meglio sul francese Raymond Delisle e sul portoghese Joaquìm Agostinho; Gimondi chiuse al 7° posto. Nella prova contro il tempo Delisle si prese la rivincita, facendo meglio di Merckx (staccato di 15”) e di Poulidor (a 30”) e risultando alla fine primo nella graduatoria. I posti d’onore a Merckx e Agostinho. 

Mai più organizzato, anche per via delle difficoltà insorte per la concessione del passaggio delle corse ciclistiche, il Critérium d’Europe de la Montagne fa parte da ormai più di mezzo secolo della lista delle gare sparite dal calendario.   

Questi gli ordini d’arrivo delle scalate del Puy-de-Dôme:   

1934: 1. Edoardo Molinar (Ita) km. 11,500 in 44’; 2. Mazeyrat (Fra) a 10”; 3. Monpied (Fra) a 1’30”; 4. Da Ronch (Fra) a 1’40”; 5. Ruozzi (Fra) a 3’. 

1935: 1. Marcel Mazeyrat (Fra) km. 11,500 in 39’; 2. Barral (Ita) a 20”; 3. Amberg (Svi) a 35”; 4. Ruozzi (Fra) a 50”; 5. Verzelli (Fra) a 1’.

1936: 1. Luigi Barral (Ita); 2. Amberg (Svi); 3. Molinar (Ita); 4. Mallet (Fra).

1952: 1. Jean Dotto (Fra) km. 11,500 in 37’; 2. Teissèire (Fra) a 56”; 3. Bergaud (Fra) a 1’26”; 4. Ellena (Fra) a 1’58”; 5. Brulé (Fra) a 2’09”.

1970 (in linea + crono): 1. Raymond Delisle (Fra); 2. Merckx (Bel) a 13”; 3. Agostinho (Por) a 49”; 4. Poulidor (Fra) a 1’17”; 5. Gutty (Fra) a 1’48”.