Coldplay, crema spalmabile & nostalgia. Le 5 cose che devi sapere di Omar Di Felice

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Chi si nasconde dietro l’atleta che ha vinto la TransAm proviamo a dirvelo noi in cinque punti. Piccole grandi curiosità su Omar Di Felice, 41 anni, romano, l’ultracycling che ha fatto l’impresa. Dal cibo alla musica, dai sentimenti all’amore (per il freddo). Ecco tutto quello che devi sapere del super ciclista che si innamorò delle due ruote guardando il Panta e oggi pedale nei posti più impervi della Terra.

I LOVE FREDDO
L’amore per il freddo è nato in Islanda. Galeotto fu un viaggio sull’isola dei vulcani. Un viaggio, anche quella volta, ma non del tipo che fa adesso. Niente bici, solo zaino in spalla. «Io amo il freddo. Ogni tanto penso che se fossi nato in montagna e avessi iniziato a fare alpinismo probabilmente avrei speso la mia vita scalando montagne in inverno». Invece è nato a Roma.

OMAR, NAZIONI UNITE
Collabora con l’associazione Italian Climate Network. Durante la Conferenza sul clima, la COP26, nel 2021, la sua bici è stata la prima ad entrare ufficialmente alle Nazioni Unite. Aveva percorso 2.000 chilometri da Milano a Glasgow (Scozia) portando il messaggio: bisogna abbattere le emissioni di gas serra e occorre contenere l’innalzamento della temperatura media della Terra entro 1,5° C.

CREMA SPALMABILE
Due cose «non devono mai mancare», ha detto lui in un’intervista: la crema spalmabile alle nocciole («ottima fonte di grassi») e il Parmigiano Reggiano, fondamentale anche a livello salino.

MALINCONIA
Si definisce così: «Triste? Più malinconico. Io sono malinconico e la malinconia non è un brutto sentimento. Ti permette di approcciare la vita in modo romantico, di pedalare sentendo davvero ogni colpo sul pedale». Fa il paio con l’amore per il freddo, e ovviamente per il buio, la desolazione, la notte artica.

SIGUR ROS E COLDPLAY
Red Bull l’ha definita «playlist eroica». Non ci sono solo il silenzio, la natura e il rumore del tempo, a fare da colonna sonora ai viaggi di Omar. C’è anche la musica: i Sigur Ros, per esempio, che «hanno saputo disegnare magnificamente con le loro canzoni». E poi le colonne sonore dei grandi film e quelle delle serie tv. Dall’Ultimo Samurai a Games of Thrones. Di più. Coldplay (“Fix Youi e “The Scientist”), ma anche AC/DC e Queen.