«Oh Paolo, vieni che ti faccio un omaggio». Gli ha dato in mano un disegno fatto con gli acquerelli, con il cuore e la passione. Virtù che ritrovi subito nella voce di Marco Dall’Armi, 49 anni, di Belluno, trasportatore-artista. E’ lui che alla 24h Castelli di Feltre ha regalato a Paolo Kessisoglu un disegno. «E’ rimasto un po’ stupito. Gentilissimo. Abbiamo fatto un selfie. E’ stato un bel momento».
Fino a qualche anno fa Marco andava in trasferta con il suo camion, soprattutto in Francia. Ma a casa, ogni volta che può, la bici diventa fedele compagna. «La bici l’ho scoperta dopo che ho accantonato la moto. Avevo una Vespa. Un giorno mi è entrato un insetto, una vespa nel casco. Ho avuto una reazione allergica e allora ho detto basta. In bici ho scoperto cose diverse, nuove, un altro ritmo. Più lento e solitario. Con la bicicletta hai un rapporto più intimo e riflessivo, è bellissimo».
Marco ha messo insieme due passioni: la bici e il disegno. «Mi piace fare diari di viaggio. Io e i miei amici, tutti storici, di vecchia data, organizziamo ogni anno un percorso, pensiamo alle tappe e poi io butto giù un disegno». Il disegno diventa poi una mappa. «Sì, la stampiamo sulla maglietta. Anche se non rispettiamo il percorso sempre alla perfezione…».
E alla fine la mappa diventa un diario. «Dove c’è tutto quello che abbiamo fatto in forma di disegno». Marco dipingeva opere en plein air («facevo parte di un gruppo pittorico. fermarsi a dipingere dopo un giro in bici è una delle cose più belle»), poi sono venuti fuori gli acquerelli. «Sono eclettico».
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