Non fate mai come Aleix Espargaró quando andate in bici

Aleix Espargarò, pilota della MotoGP su Aprilia, si allena in bicicletta
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Aleix Espargaró, una delle stelle del Motomondiale, ha spiegato il pasticcio che ha rischiato di tagliarlo fuori dalla gara di MotoGp del Mugello domenica 11 giugno. Il pilota spagnolo era caduto malamente in bicicletta giovedì, alla vigilia delle prove libere, procurandosi abrasioni alla schiena e alle braccia ma soprattutto un versamento al tallone che gli ha causato molto dolore. Aleix è stato onesto e ha ammesso di essere caduto mentre girava in pista il giovedì perché stava usando il cellulare. «È stato un casino enorme, uno dei più grandi della mia carriera sportiva. Alla fine cadere in allenamento, per un atleta, fa parte del gioco, ma non in un giovedì del Gran Premio più speciale dell’anno per l’Aprilia e perché stavo usando del cellulare. È stato un grande pasticcio, mi sono sentito molto male. Ho chiesto scusa alla squadra un centinaio di volte. Con il dottor Charte abbiamo cercato di fare tutto. Hanno drenato tutto il sangue che c’era, hanno fatto delle infiltrazioni, ma non posso usare il freno posteriore, devo lasciare il piede appoggiato sulla pedana con la punta. Faccio fatica a guidare. Spero giorno dopo giorno di migliorare e di vedere se sto bene domenica», aveva detto il pilota spagnolo, che poi in corsa se l’è cavata chiudendo comunque nella top ten.

Espargaró ha rivelato che la causa dell’incidente è stata la sua disattenzione: stava parlando su WhatsApp e stava usando Spotify. «Erano le 9 del mattino, avevo fatto un percorso molto bello, e sono caduto».
Il pilota dell’Aprilia inizialmente ha cercato di tenere segreto l’incidente ma Sky Italia alla fine lo ha scoperto ed è stato costretto a renderlo pubblico. «Ho avuto molti sensi di colpa e non so come Sky Italia l’abbia scoperto, immagino lo abbia detto il team». Espargaró ha aggiunto che non gli piace mai usare il cellulare quando si allena in bici ma questa volta, essendo in circuito, si è fidato di se stesso. «Quando sono per strada in bici cerco di non prenderlo mai. Ma qui, in circuito, dici: ‘Non succederà niente’, ma ero distratto e ho fatto un casino».