Quei matti all’assalto del Grand Colombier, dove arriverà anche il Tour

Tempo di lettura: 3 minuti

Venerdì 14 luglio, festa nazionale francese, sarà la seconda volta che una tappa del Tour terminerà ai 1501 metri del Grand Colombier. La prima fu nel 2020, vinse lo sloveno Tadej Pogačar, che precedette allo sprint il connazionale Roglic e di 5” l’australiano Porte. La Grande Boucle ha però scalato altre quattro volte, di passaggio, questa cima del Giura. Ad inaugurarla fu Thomas Voeckler nel 2012, doppio passaggio nel 2016,primo in cima per due volte Rafał Majka; nel 1017 fu invece il francese Warren Barguil a transitare in testa. Anche quest’anno, come nel 2020, si scalerà il versante di Culoz, che è sì duro ma non il più duro in assoluto dei cinque versanti tra cui si può scegliere di scalare il Grand Colombier. La tappa della Grande Boucle sarà la tredicesima, partirà da Chatillon-sur-Chalaronne e si svolgerà sulla distanza di 138 chilometri. 

Per i cicloamatori e i cicloturisti che amano la montagna le salite del Grand Colombier sono un affascinante terreno di sfida, che promette fatica, sudore e gloria. La confraternita “Fêlés du Grand Colombier” propone dal 1992 un’arditissima sfida che consiste nello scalare con successo il Grand Colombier più volte nell’arco di una sola giornata. I versanti sono quattro (Artemare, Champagne-en-Valromey, Culoz e Anglefort), la quota da raggiungere non è elevatissima (1501 metri), ma le pendenze sono considerevoli. C’è anche un quinto lato, Lochieu, ma non è preso in considerazione dagli organizzatori. Un paio di versanti sono comunque contrassegnati da tronconi allucinanti, con punte di pendenza fino al 19%. Sul sito ufficiale compaiono tutte le caratteristiche tecniche dei quattro versanti.

I tornanti che portano al Grand Colombier

I matti del Grand Colombier, ma non c’è da spaventarsi

“Fêlé” significa “matto”, ma il termine non deve intimorire: ogni ciclista bene allenato può centrare l’obiettivo, almeno quello della doppia scalata. Gli sfidanti possono effettuare il tentativo quando vogliono. Devono solo contattare preventivamente l’organizzazione per ottenere, tramite il versamento della quota d’iscrizione, il tesserino sul quale apporre i timbri nei punti di controllo. 

Per diventare “Membro” della confraternita ed entrare nell’albo d’oro bastano in realtà due scalate. Si accede al titolo di “Maestro” se si conquista la vetta per tre volte. Per la massima onorificenza, “Gran Maestro”, occorre completare quattro ascese, che corrispondono, per la precisione, ad un dislivello di oltre 4.800 metri, pari a quello di un tappone alpino del Giro o del Tour oppure di una delle più dure granfondo del calendario. Fino ad ora sono 36 gli italiani che hanno ottenuto la laurea del Grand Colombier. E tra i 2.049 supergrimpeur di tutto il mondo che sono riusciti nell’impresa (le donne sono 143) ci sono anche cinque nostre connazionali, Rossella Milighetti e Fernanda Martina (4 scalate), Barbara Nespoli, Emanuela Daniele e Nicoletta Topazi (2 scalate). Il prestigioso “libro d’oro” dell’associazione Felés du Grand Colombier è consultabile sul sito ufficiale Fêlés du Grand Colombier (felesducolombier.fr)

Il regolamento in lingua italiana è pubblicato su Microsoft Word – Depliant Italien.docx (felesducolombier.fr). L’iscrizione costa 8 euro (più 3 euro per l’invio dei documenti)e comprende il tesserino per i controlli ed il diploma. La maglia ufficiale di FGC (di produzione italiana) è in vendita a 50 euro, la medaglia-ricordo a 11 euro. 

Anche quest’anno la strada che sale da Culoz al Grand Colombier sarà chiuseaal traffico motorizzato e riservata ai soli ciclisti in quattro giornate: 10 giugno, 8 luglio, 12 agosto e 9 settembre. 

Informazioni: Fêlés du Grand Colombier (felesducolombier.fr)

La maglia dei “matti” del Grand Colombier