La scelta della sella è sempre molto delicata, ed è fondamentale perché influenza tutta la posizione in bicicletta. Negli ultimi anni, attraverso la tecnologia 3D, è possibile produrre selle anche su misura, partendo da un modello digitale. Recentemente le maggiori aziende produttrici di selle si sono tutte allineate, proponendo in modo eterogeneo le versioni 3D dei modelli di “punta”.
Questa nuova tipologia di prodotto è facilmente riconoscibile dalla superficie a nido d’ape, con un peso davvero ridotto, dovuto alla struttura stampata in un unico blocco. Per vederci chiaro ci siamo confrontati con Enrico Andreola, product manager, e Enrico Grando, marketing manager di Selle Italia, per analizzare i prodotti 3D, e infine Alessandro Mariano, biomeccanico di lungo corso che si trova quotidianamente a lavorare con questo tipo di componenti.
I responsabili di Selle Italia hanno dichiarato che arrivando sul mercato con prodotti 3D a qualche anno dalla loro comparsa, hanno sfruttato il tempo trascorso per adattare al meglio questo tipo di tecnologia alla sella più iconica del brand: la Slr Boost.
Questo nuovo modello è stato presentato alla fiera Eurobike 2022 e lanciato sul mercato a metà ottobre dello scorso anno. Per l’azienda italiana non è stato facile realizzare la versione 3D della Slr, a causa della sua forma anatomica.
I vantaggi con la versione 3D si avvertono soprattutto nell’aumento del comfort, grazie alle differenziazioni dell’imbottitura lungo tutta la sella. Il nuovo prodotto di Selle Italia offre maggior supporto nella zona delle ossa ischiatiche e nelle parti laterali.
Per natura la 3D sono più adatte al mondo strada, ma con la stampa 3D le possibilità sono molteplici. In casi come la Slr Boost 3D abbiamo una sella molto versatile, utilizzabile anche nel mondo gravel o fuoristrada, grazie alle zone di ammortizzazione differenziate.
La gamma 3D di Selle Italia è formata per ora soltanto dalla Slr Boost, raccomandata e creata per ciclisti che cercano la performance, ma allo stesso tempo hanno bisogno di un comfort maggiore e differente per pedalate molto lunghe. Il supporto ed il feeling di una sella 3D sono qualcosa di nuovo e diverso rispetto alle selle classiche.
Dopo aver analizzato le caratteristiche del nuovo prodotto di Selle Italia, con Mariano abbiamo ragionato su come avviene la scelta della sella. Il biomeccanico ha subito chiarito che è impossibile dare un consiglio univoco. La sua figura professionale può solo indirizzare sulla dimensione e sulla categoria di selle. La scelta finale scaturisce dalla valutazione personale sulla comodità, preferendo non sempre la soluzione più logica e sulla carta più adatta. Spesso per due ciclisti con le stesse caratteristiche fisiche non è scontato prediligere la stessa sella, anzi la casistica può essere piuttosto ampia, vista anche l’abbondante proposta di selle delle aziende leader del mercato.
La valutazione della sella dipende soprattutto dal comfort e non è influenzata da condizioni particolari. Le selle 3D sono sicuramente più confortevoli, salvaguardano il flusso sanguigno e fanno molta meno pressione sui tessuti molli.
«Per quanto mi riguarda – ha osservato il biomeccanico – ancora diversi corridori prediligono una sella classica, rispetto ad una 3D. Il motivo è che i corridori durante la pedalata muovono molto il bacino e questo provoca una dispersione di forza e si perde qualcosa a livello di resa. Quando il supporto è troppo morbido, gli effetti possono essere più negativi che positivi».
Al di là dei fattori soggettivi, in futuro le due tipologie di selle viaggeranno su binari paralleli, l’una non esclude l’altra. Sicuramente la tecnologia 3D presenta possibilità infinite di creazione. Si può iniziare a pensare e realizzare selle con qualsiasi tipo di caratteristiche, addirittura su misura, assecondando l’anatomia del singolo corridore. Un sistema di produzione molto avveniristico che potrà influenzare e non poco la produzione futura.
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