Aspettando la Fiera del Cicloturismo, che si terrà a Bologna l’1 e il 2 aprile 2023, la direttrice della Fiera Pinar Pinzuti suggerisce alcune mete per organizzare una vacanza in bicicletta nel periodo natalizio.
Pedalare tra Natale e Capodanno, magari scegliendo destinazioni in cui il clima è più mite può essere un’esperienza bella e appagante.
Ecco quindi le cinque mete suggerite dalla Fiera del Cicloturismo, in Italia e all’estero, ben collegate e in cui ritemprare corpo e spirito e fare il carico di energie per cominciare l’anno nuovo con la giusta cadenza.
«Con queste proposte vogliamo sfatare il luogo comune del cicloturismo solo in estate. Uno dei punti forti del cicloturismo per i territori è proprio quello di destagionalizzare il turismo, allentando la pressione sui luoghi di turismo di massa stagionale e permettendo invece di riscoprire luoghi meno gettonati in inverno, ma con il clima giusto per pedalare. Il cicloturismo è la soluzione per destagionalizzare il turismo e decongestionare alcune mete. Il cicloturismo è più importante che mai, perché permette quindi di redistribuire le ricadute economiche del settore sui territori» Commenta Pinar Pinzuti, direttrice della Fiera del Cicloturismo.
Spagna: Gran Canaria
Le condizioni climatiche e la particolare orografia di Gran Canaria rendono l’isola il luogo ideale per un cicloturismo in ogni stagione: la temperatura media è infatti di circa 24 °C tutto l’anno, situazione che rende oltremodo piacevole pedalare attraverso il “continente in miniatura” situato nell’Oceano Atlantico.
Questa vacanza in bicicletta può essere suddivisa comodamente in due parti per approfittare di tutta la bellezza del luogo. Un periodo dedicato al mare – tra dune di sabbia dorata e oasi di palmeti – e l’altro alle foreste, montagne e ai paesaggi vulcanici. Si parte da sud, vicino alle meravigliose Dune di Maspalomas con i suoi 400 ettari di Parco Naturale Protetto; qui si alternano chilometri di spiagge dorate incontaminate e baie protette che costellano il litorale fino a Puerto de Mogán.
Una volta abbandonata la costa, si può attraversare in bici l’entroterra per raggiungere il centro dell’isola, meta Tejeda, uno dei borghi più belli di Spagna, circondati da un paesaggio che lo scrittore del primo Novecento, Miguel de Unamuno definí “la tempesta pietrificata”. Paesaggi lunari si alternano a pinete, vigneti d’alta quota e monoliti vulcanici tra cui spiccano il Roque Nublo, simbolo di Gran Canaria, e il Roque Bentayga, entrambi luoghi di culto degli antichi aborigeni. Si prosegue verso nord, attraverso foreste di laurisilva, l’alloro dell’era terziaria che ancora si conserva il suo habitat nella regione della Macaronesia di cui le Isole Canarie fanno parte e, tra agriturismi e hotel rurali, si arriva sul versante nord dove la ricca vegetazione, i siti archeologici e le piantagioni di banane e di caffè sono i veri protagonisti.
Catalogna: Costa Daurada e Terres de l’Ebre
La Costa Daurada si trova a circa 110 chilometri a sud di Barcellona. Il nome deriva proprio dalla costa mediterranea, caratterizzata da lunghe spiagge di sabbia finissima e dorata. Sono numerosi gli itinerari in bici, lungo la costa e nell’entroterra, noi ci soffermiamo però su due graziose città, Tarragona e Reus, e la Terres de l’Ebre.
Tarragona è stata la base militare romana più importante in Hispania. Lo testimoniano il Parco Archeologico, celebre per l’anfiteatro dove si tengono concerti e rievocazioni dei gladiatori, le mura risalenti al III sec. a.C, l’imponente Foro Provinciale, il Circo e il Teatro, mentre il Museo Nazionale Archeologico ospita la maggioranza degli oggetti dell’epoca romana ritrovati durante gli scavi. Nel punto più alto della città sorge la cattedrale di Santa Tecla, da dove è possibile gettare lo sguardo su tutto il territorio circostante.
In sella alla bici, in un’ora o poco più, si raggiunge Reus, nell’entroterra, la città dove nacque Gaudì, il più famoso esponente della corrente modernista, creatore della Sagrada Familia e Casa Batllò a Barcellona. Qui non ci sono sue opere ma un museo a lui dedicato, tre piani in cui si raccoglie tutto il materiale per comprendere il suo lavoro. Reus appartiene alla “ruta modernista”, itinerario ispirato alla corrente architettonica dell’area: decine di edifici impreziosiscono la città,tra cui Casa Navas realizzata da Domenech i Montaner in Placa del Mercadal.
A Reus la chicca enogastronomica è il vermut, il vino aromatizzato qui chiamato “vermuteo“. Per scoprire il gusto e la storia, si consiglia di visitare una delle numerose cantine del territorio, vere e proprie cattedrali, sempre in stile modernista. Le più particolari? Il Celler Cooperatiu de Falset, il Celler Cooperatiu di Montblanc e il Celler Cooperatiu del Priorat di Cornudella de Montsant. Turchia: La Riviera Turca in bicicletta
Italia: La Sicilia e i suoi mille sapori
Viaggiare in Sicilia è un’esperienza che coinvolge i 5 sensi. Pedalare in Sicilia significa rimanere storditi dalla bellezza di alcuni scorci ed essere lusingati di continuo dai sapori. La Sicilia è, tra le altre cose, regina del Barocco, per questa ragione consigliamo la ciclovia dedicata a questo stile unico che attraversa le città protette dall’UNESCO come Modica, Scicli, Palazzolo Acreide e Noto, e raggiunge Siracusa. Sono innumerevoli le bellezze della costa, come l‘isola delle Correnti da cui risalire per raggiungere la Riserva di Vendicari, tra Noto e Pachino, e poi la Riserva Marina del Plemmirio con i suoi splendidi fondali, poco lontano da Siracusa.
Per una vacanza cittadina perché non scoprire Palermo, capitale dell’impero sotto Federico II e centro culturale del Mediterraneo? Servono almeno due giorni per cominciare ad apprezzare le meraviglie architettoniche del centro storico, a partire dalla Cattedrale, monumento simbolo della città. Le chiese palermitane costituiscono un itinerario speciale, a partire dalla Chiesa della Martorana con i suoi splendidi mosaici. Ancora mosaici affascinano i visitatori della Cappella Palatina che si trova all’interno del Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa, nonché sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. E infine il Duomo di Monreale che si trova a pochi chilometri dalla città, al termine di una facile salita che permette di ammirare dall’alto tutta Palermo. Ma prima di salutare la città vanno esplorati i vicoli e i mercati iconici, approfittando del celebre cibo di strada come pane e panelle, pani câ meusa, arancine e altre meraviglie.
Croazia: Dalmazia
Ci sono 145 piste ciclabili segnalate per una lunghezza totale di 4.500 km che conducono attraverso panorami inaspettati, valli fluviali, pascoli e vigneti. Tratte impegnative per i più allenati e percorsi ricreativi adatti a tutti solcano zone pittoresche e incantevoli. Le condizioni meteorologiche, ideali in tutte le stagioni, consentono non solo di visitare in tranquillità la Regione, ma anche di allenarsi come fanno i ciclisti professionisti di tutto il mondo che scelgono la Dalmazia come terreno di preparazione. Le riviere di Makarska e Spalato, le isole di Brazza, Lèsina, Lissa e l’entroterra dalmata sono mete ideali per una vacanza in bicicletta.
Si segnalano in particolare due trail: il percorso Game of Thrones e il percorso più panoramico della Dalmazia. Il primo percorso è lungo 55 km e attraversa numerose attrazioni che sono state parte della scenografia del Trono di Spade. Si parte da Spalato Riva e si visitano le cantine di Diocleziano, il mulino e la cava di Antoničin e la fortezza di Klis. La tratta passa vicino ai siti che si trovano alla foce del fiume Žrnovnica e poi attraversa l’antica Salona e il Parco Forestale di Vranjic e Marjan.
Per chi ama i panorami incantati, invece, si parte dal villaggio di Stara Sela lungo un percorso che si snoda da Gornja Podstrana attraverso Gornja Duća fino a Omiš e ritorno. Questo circuito offre una vista panoramica mozzafiato sull’intera parte orientale della riviera di Spalato e tutte le isole della Dalmazia centrale.
Per ulteriori informazioni sulla Fiera del Cicloturismo, www.fieradelcicloturismo.it