Vigili e Questura cancellano la Roma Ride Gran Fondo

Claudio Terenzi, in una foto d'archivio
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È stata annullata l’effettuazione della prossima Roma Ride Gran Fondo prevista per il prossimo 9 ottobre. Dopo aver fornito tutte le rassicurazioni del caso, questa settimana sono arrivate inaspettate problematiche dalle autorità che non erano prevedibili fino a qualche settimana fa.
Gli organizzatori erano addirittura riusciti a posticipare la partita di calcio allo Stadio Olimpico dalle 18,30 alle 20,45 per disporre di maggiore libertà intorno al Foro Italico.
Incredibilmente, al momento di definire gli ultimi dettagli sono emerse difficoltà imprevedibili che hanno costretto gli organizzatori ad arrendersi. Sono andati a vuoto anche gli ultimi tentativi di trovare una soluzione che potesse consentire comunque l’effettuazione: vigili e questura sono stati irremovibili nel chiedere il cambiamento del percorso (evitando il ritorno al Foro Italico) e nell’esigere un costo decisamente elevato per la garanzia del servizio pubblico. Il punto della situazione su quicicloturismo.

Roma Ride Gran Fondo, un’altra vergogna per la Capitale

È un’altra vergogna per Roma che si dimostra inadeguata ed incapace di gestire eventi. New York, Londra, Città del Capo hanno fatto di un grande appuntamento ciclistico una manifestazione capace di raccogliere decine di migliaia di partecipanti. Roma per la seconda volta si dimostra inospitale ed incapace anche di gestire un gruppo di mille ciclisti mortificando sul nascere una prospettiva di crescita molto importante anche alla luce di quanto accade nelle altre grandi capitali.
Se possono essere comprensibili certi timori di gestione degli eventi è assolutamente inaccettabile che questi vengano evidenziati a pochi giorni dall’effettuazione, quando la macchina organizzativa è in moto ed ha già impegni contrattuali importanti con gli sponsor e con i fornitori di servizi.
Un danno grave anche per gli iscritti che avevano già prenotato viaggio ed albergo. È incredibile che alle richieste avanzate lo scorso maggio solo ora le autorità valutino i problemi arrecando danni così ingenti.
Per gli organizzatori un duro colpo che rende molto difficile il futuro di una prova che, pur tanto amata, è stata mortificata proprio da chi ha il compito di valorizzare la città e favorire il turismo.