Colnago Cycling Festival 2022, Palvarini e Desenzano capitale della bici: «Non è una Gran Fondo, ma una festa per tutti»

Prima giornata del Colnago Cycling Festival con la Randonnée del Lago di Garda, un successo di partecipanti
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Il Colnago Cycling Festival 2022 è iniziato con la Randonnée Giro del Lago di Garda che ha aperto il weekend che vedrà Desenzano del Garda come capitale della bici da oggi a domenica, con l’evento-clou della Gran Fondo Colnago. Tazio Palvarini, organizzatore della tre giorni che culmina con la prova del Prestigio di Cicloturismo è soddisfatto per la partecipazione di questi giorni e sottolinea gli obiettivi da qui al futuro: la Gran Fondo non interessa più e le persone che si avvicinano al Festival lo fanno perché amano la bici senza l’assillo della performance e dei risultati a tutti i costi. A quicicloturismo, Palvarini svela che nel 2023 darà l’opportunità di togliere il chip: a Desenzano sul Garda la bici è senza frontiere e pedalano bambini, giovani, adulti di tutte le età. Entriamo insieme nella magica atmosfera del lago bresciano.

Palvarini, che edizione ti aspetti per questo Colnago Cycling Festival 2022?

«Noi ci siamo spostati molto sul discorso di andare incontro alla gente e già oggi qui a Desenzano sul Garda ce n’è tantissima».

Com’è andata la Randonnée sul Lago di Garda di oggi?

«Il tempo non è stato bello, però alla fine sono partiti in trecento. La gente sta iniziano a venire da noi, per vivere sempre più il Festival. Non viene per la Gran Fondo della domenica, ma per regalarsi un evento unico anche per le famiglie, per i bambini. C’è la cicloturistica con i campioni, stiamo andando nella direzione che volevamo».

Desenzano sul Garda è la capitale del cicloturismo per l’intero weekend.

«Sì, assolutamente. Una città di ventitremila abitanti, per tre giorni si può andare solo a piedi o in bicicletta».

Per la Colnago Family, quanti partecipanti sono previsti?

«Le iscrizioni sono già a duecento e domani ci si potrà ancora iscrivere sul posto. C’è sinergia con i prodotti tipici del territorio».

Per il futuro, che idee avete in mente?

«Noi non vogliamo più vedere i numeri della Gran Fondo. Non ci interesserà più e daremo l’opportunità di togliere il chip, dal 2023 non sarà più obbligatorio. La Gran Fondo fa parte del contenitore della festa. Qua si pedala da 0 a 99 anni, c’è spazio per tutti».

Dalla Colnago 2.0 cosa ti aspetti?

«La Colnago 2.0 è stato un inizio che sarà sempre più partecipato. Per quest’anno siamo al 10% degli iscritti. Mi aspetto molto dal Team Champion e dal Team President, le due challenge nelle quali andremo a premiare i gruppi e i team che arrivano tutti assieme e che vivono l’evento come festa. Premieremo i team che arrivano entro i trenta secondi di distacco e il gruppo più numeroso che porterà il proprio presidente al traguardo».