Gran Fondo Strade Bianche, i consigli di Mario Cipollini: «Ritmo regolare, occhio al vento e divertitevi» (VIDEO)

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Ride into the Legend. Correre in bici dentro la leggenda. E chi meglio di una leggenda come Super Mario Cipollini, campione del mondo a Zolder nel 2002 e vincitore di tappe in tutti i Grandi Giri tra i tanti successi ottenuti in carriera, può farci da apripista per la Gran Fondo Strade Bianche 2022?

Noi di Cicloturismo e quicicloturismo.it abbiamo analizzato la corsa di domani insieme a Re Leone: il vento, che oggi ha rappresentato una forte insidia per i professionisti nella gara bellissima vinta da Tadej Pogacar del’UAE Team Emirates, sarà presente con ogni probabilità anche domani su Siena e dintorni. E quindi sulle crete e sui tratti in sterrato bisognerà prestare molta attenzione. Ma adesso, amici di quicicloturismo ascoltate i preziosissimi consigli di Mario Cipollini. Schiacciate play e gustatevi questo tutorial esclusivo ed eccezionale dalla Fortezza Medicea!

Il percorso della Gran Fondo Strade Bianche

Percorso in gran parte coincidente con la gara Women Élite, molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato e con la grande novità del settore più difficile e più famoso: Monte Sante Marie intitolato a Fabian Cancellara con pendenze sia a salire che scendere sopra il 15%.

Sono presenti circa 55 km di strade sterrate (38.4% del percorso) divise in 10 settori (alcuni “inediti” per le corse uomini e donne) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.
Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 11, il 1° settore sterrato (2.1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima ascesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km) e subito dopo il 4° settore (6.4 km, in parte inedita) altimetricamente meno impegnativo che porta a Ponte d’Arbia dove si attraversa la Cassia per affrontare il nuovo settore di Serravalle, il 5° (10.7 km inedito). Questo settore termina a Monteroni d’Arbia.

Qui inizia il 6° settore sterrato di San Martino in Grania (9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto: Qui la novità: si gira a destra verso Asciano per poi superare il settore più impegnativo: Monte Sante Marie (11.5 km, il più lungo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità della località di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (fino oltre il 15%). Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, l’8° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone.