L’edizione numero 28 della Gran Fondo Corsa per Haiti, andata in scena domenica 16 maggio, va in archivio con la soddisfazione generale. Tornata sul calendario dopo un anno di pausa a causa dell’emergenza legata al Covid-19, la manifestazione regina degli eventi griffati da Sante Chiarcosso e dallo staff di Help Haiti, ha coinvolto e valorizzato bene i territori di Cividale, delle Valli del Natisone, delle Valli del Torre e dei Colli Orientali del Friuli, solcati dalle strade che hanno ospitato il passaggio dei quasi 500 partecipanti alle quattro tipologie di competizione: le gare competitive della Granfondo di 155 chilometri e della Mediofondo di 110 chilometri e le gare non competitive della Ciclosportiva di 101 chilometri e la Cicloturistica di 72 chilometri.
Corsa per Haiti: un’edizione sensazionale
Sotto l’aspetto prettamente sportivo, la 28ma Corsa per Haiti è stata caratterizzata dalla vittoria prestigiosa di Tommaso Elettrico. Il pluridecorato lucano, iridato nel 2018, ha vinto la Granfondo con il tempo di 4 ore e 18 minuti. Sul podio della Gran Fondo, con Elettrico, sono saliti anche lo sloveno Matej Lovse e il trentino Francesco Avanzi, arrivati in scia al vincitore. La mediofondo di 104 chilometri l’ha invece vinta il trentino Andrea Pisetta, col tempo di due ore e 49 minuti, davanti ad Alessandro Tomasella, portacolori della Chiarcosso Help Haiti, e allo sloveno Andrej Gucek. Elisa Benedet ha vinto la mediofondo femminile, davanti a Sara Casasola, che si sta preparando per il Giro d’Italia femminile, la slovena Eva Zorman ha conquistato la granfondo femminile.
Per quanto concerne l’aspetto organizzativo, tutto è filato liscio grazie all’efficace collaborazione tra il collaudato staff di Help Haiti e i circa duecento volontari, cittadini dei paesi coinvolti dal passaggio della Corsa, che hanno deciso di essere apprezzata parte attiva della manifestazione, raccogliendo l’invito degli Amministratori dei Comuni interessati, diventando per un giorno gli “Angeli Rossi” della sicurezza sulle strade di Help Haiti.
Il commento del patron Sante Chiarcosso
Proprio su questo punto, il patron Sante Chiarcosso ha voluto esprimere la sua soddisfazione personale.
“Abbiamo fatto un grande lavoro nel coinvolgimento dei territori interessati al passaggio delle corse e non solo. I Sindaci, che ci hanno gratificato con la loro presenza alla partenza, hanno proposto e attivato i propri cittadini, che poi sono stati attivi nel corso della manifestazione, impegnandosi sulle strade e collaborando con l’assistenza ai ciclisti. Noi come organizzazione abbiamo messo a disposizione circa 70 persone, mentre dai vari paesi era presente un numero superiore alle duecento unità: finalmente si comincia a capire che lavorare tutti assieme rappresenta un valore aggiunto. Lo stesso Tommaso Elettrico, vincitore della Granfondo, uno che ha vinto per quattro volte la Maratona delle Dolomiti ed è stato campione del mondo, al traguardo di Cividale ha riconosciuto la valenza della nostra organizzazione e sottolineato pubblicamente che sui 150 chilometri di percorso non ha trovato un’automobile a complicare il passaggio della corsa. Non solo abbiamo dunque avuto l’onore di avere con noi un campione iridato, ma abbiamo ricevuto anche le sue lodi: è significativo di quel che può fare il Friuli”.
Un giorno prima, un masso è caduto sulla strada di Podresca, rendendola inagibile. Il fatto che in tempo rapido sia stata trovata la soluzione con una strada alternativa e che la corsa si sia svolta regolarmente è la chiara dimostrazione dell’efficienza e dell’efficacia della collaborazione con il territorio.
“Esatto. I Sindaci interessati si sono attivati immediatamente e nel giro di poche ore abbiamo avuto l’autorizzazione del Prefetto di Udine, il dottor Massimo Marchesiello, che ringraziamo, per il cambio di percorso. C’era interesse da parte di tutti per risolvere la situazione: è una maniera corretta di unire sport, turismo e solidarietà”.
Idee da portare per l’edizione del 2022?
“Quest’anno abbiamo investito molte risorse, essendo noi consapevoli che forse avremmo potuto inviare pochi euro ad Haiti, dove la situazione generale è davvero drammatica. Proprio grazie ai nostri Sindaci e alla gente dei territori, siamo comunque riusciti a portare avanti l’iniziativa e, se la Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a sostenerci, ci proporremo con gemellaggi mirati con altre organizzazioni sportive e associazionistiche per riportare alla Corsa per Haiti un numero di iscritti superiore al migliaio di persone. L’obiettivo è far lavorare l’àmbito turistico, che confidiamo possa supportarci attivamente: gli operatori del settore devono comprendere che far parte di questo evento è una opportunità”.
Il fine principale di tutte le Corse per Haiti è dare un sostegno concreto al sofferente popolo haitiano: quest’anno si è potuto fare poco.
“Lo sapevamo. Come imprenditore so che dopo aver perso l’edizione 2020 per i noti motivi, non potevamo perdere anche quella del 2021. In questi ultimi cinque anni, da quando organizziamo la Granfondo nel Cividalese e nelle Valli, abbiamo davvero coinvolto tutti, Istituzioni, attività produttive. In passato non c’era mai stato coinvolgimento degli abitanti dei paesi interessati, mentre quest’anno l’80 per cento degli addetti agli incroci era gente del posto. Siamo riusciti a far fronte a tutte le esigenze dei protocolli di sicurezza, però tutto è filato via in modo semplice e con la consapevolezza che era necessario fare così. Nel 2022 ripartiremo da questi elementi”.
I video delle interviste, le immagini della gara e i risultati sono disponibili su www.helphaiti.it e sulla pagina facebook dell’organizzazione.