La Fabio Casartelli, Luisetti e il ricordo di un campione: «Il Tour e la Pedalata Olimpica in suo onore»

Fabio Casartelli alza le braccia al cielo sul traguardo delle Olimpiadi di Barcellona nel 1992. L'azzurro è campione, in una foto d'archivio
Tempo di lettura: 2 minuti

Affinché Fabio rimanga, per sempre, vivo nella memoria, oltre le sue imprese sportive…“: un messaggio semplice, ma che ritrova il proprio cuore pulsante e cementa la propria identità nel nome di un campione indimenticato e indimenticabile. La Fabio Casartelli ad Albese con Cassano, in provincia di Como, nasce da un desiderio che la Fondazione Casartelli rinnova ormai con ritrovato affetto da ventidue anni. Gianluigi Luisetti, vice-presidente dell’Associazione Fondazione Casartelli, a noi di quicicloturismo.it ha raccontato e descritto i progetti de La Fabio Casartelli: una comunità che pulsa con un ritmo tutto suo e sogna di poter andare in Francia il prossimo luglio in occasione del passaggio del Tour de France lungo la discesa del Colle di Portet-d’Aspet per rendere omaggio a Fabio Casartelli, anche con una Pedalata Olimpica.

Gianluigi Luisetti illustra le condizioni per correre e partecipare: «Stiamo vedendo un attimo come vanno le cose col Covid. Non sappiamo ancora se si riuscirà a farla. Noi per adesso non abbiamo visto niente di definitivo. Con i vaccini si spera di riuscire a fare qualcosa perché l’anno scorso abbiamo dovuto rinviarla e finora vedo che anche le altre sono state rinviate quasi tutte. Noi speriamo di avere la possibilità di far correre più vaccinati possibili e poi di avere la possibilità di fare il tampone. Con il tampone c’è più probabilità di avere buoni numeri di partecipanti. Non vorremmo che a causa nostra e per voler organizzare a tutti i costi una gara, si incrementino i numeri dei contagiati. Questo ci dispiacerebbe».

L’idea di raggiungere la Francia in occasione del prossimo Tour è in cantiere e tutta la Fondazione Casartelli spera di realizzarla: «Abbiamo anche in programma di andare in Francia a ricordare Fabio. Quest’anno il Tour de France passerà dalla stele a lui dedicata lungo la discesa del Colle di di Portet-d’Aspet, ma non sappiamo se è possibile. Per ora abbiamo programmato tutto e abbiamo prenotato il pullman, alberghi, etc. Anche l’anno scorso siamo stati costretti a rinviarlo. Ci andremo il 13 luglio, il martedì prima della gara».

I percorsi restano fedeli alla tradizione, con una novità: «I percorsi sono i tre storici, di sempre. Abbiamo in mente di fare anche la Pedalata Olimpica, che coincide con il percorso corto ed è aperta a tutti, ma credo che sia difficile farla e sia da escludere. Non vorremmo che col tempo si affievolisca il ricordo e diventi più difficile riprendere, qualora la dovessimo rinviare un’altra volta. Per ora sul fronte delle iscrizioni ci siamo un attimo fermati e speriamo di riaprirle successivamente in maggio. Vedremo di sentire anche gli altri organizzatori cosa fanno e valutare come comportarci».