Alla Rando Padus, termina il “lungo” anche una campionessa olimpica

La Rando Padus si è svolta regolarmente nonostante le restrizioni dovute al Covid
La Rando Padus si è svolta regolarmente nonostante le restrizioni dovute al Covid
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Va oltre le più rosee aspettative il successo incontrato dall’edizione 2021 della Rando Padus, disputata tra Emilia Romagna e Veneto, quasi interamente nell’affascinante Delta del Po. Nonostante l’emergenza Covid19, l’evento ha potuto svolgersi regolarmente grazie all’adozione dei dispositivi di protezione e antiassembramento e alla possibilità di partire non solo da quel che doveva essere il quartier generale, a Goro, ma anche da ognuno dei punti di controllo intermedio. Un centinaio di  randonneur al “via”, che si sono suddivisi quasi equamente tra i due percorsi proposti, 300 e 200 chilometri, entrambi piattissimi (soli 400 metri di dislivello per il “lungo) ma ravvivati da una spettacolare varietà di elementi, dalle lagune ai capanni dei pescatori, dai fari ai canneti e alla fauna avicola. Per tutta la giornata l’avversario più ostico s’è rivelato il vento, in molti tratti contrario rispetto alla direzione di marcia.

Sette le regioni rappresentate: Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Marche, Umbria, Toscana e Campania.

Tra i 51 appassionati che hanno portato a termine con successo il “lungo” della Rando Padus anche l’olimpionica della scherma Dorina Vaccaroni (3 ori a Los Angeles ’84) e altre quattro donne. I tempi di percorrenza sono risultati compresi tra 11 ore e 9 minuti e 17 ore e 58 minuti. Sono invece 43 (tra cui 8 donne) i finisher del 200. Il primo arrivo dopo 7 ore, l’ultimo dopo 11 ore e 8 minuti.