Pedalatium, Imperatori chiama tutti nel Lazio: «Vi aspettiamo, andiamo incontro allo sport»

Uno scatto di gruppo in una foto d'archivio
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Per comprendere la grande passione che spinge Paolo Imperatori a organizzare il Pedalatium iniziamo a scoprirlo dalla homepage del sito del circuito che si presenta agli appassionati con una delle frasi più significative di Marco Pantani: «A me piace perché non è uno sport qualunque. Nel ciclismo non perde mai nessuno, tutti vincono nel loro piccolo, chi si migliora, chi ha scoperto di poter scalare una vetta in meno tempo dell’anno precedente, chi piange per essere arrivato in cima, chi ride per una battuta del suo compagno di allenamento, chi non è mai stanco, chi stringe i denti, chi non molla, chi non si perde d’animo, chi non si sente mai solo. Tutti siamo una famiglia, nessuno verrà mai dimenticato. Chi, scalando una vetta, ti saluta, anche se ti ha visto per la prima volta, ti incita, ti dice che “è finita”, di non mollare. Questo è il ciclismo, per me».

Pedalatium: il 16 maggio la prima tappa a L’Aquila

Da qui in poi è semplice immaginare come uno sport antico, dallo spirito in bianco e nero, quale è il ciclismo, continui a raccogliere di anno in anno sempre più consensi e partecipazione. Pedalatium partirà da L’Aquila e la risposta del pubblico è stata finora molto buona: «La prima gara sarà il 16 maggio a L’Aquila, vedremo il lockdown come andrà. Di abbonamenti ne abbiamo fatti una quarantina anche con pacchetti di tre gare per andare incontro alle persone e cercare di farle risparmiare, evitando in questo modo trasferte megagalattiche. Abbiamo confermato anche la Gran Fondo Rosa del 25 aprile, ma si naviga a vista senza certezze».

Fede, coraggio, immaginazione. La forza e il cuore pulsante di questi eventi è il popolo delle due ruote, al quale Imperatori rivolge grande riconoscenza e apprezzamento: «Un po’ di fantasia viene dai corridori stessi. Le persone hanno voglia di correre e noi andiamo incontro allo sport anche se siamo in difficoltà perché in parecchi sono comunque scoraggiati. Le amministrazioni sono contente perché il movimento fa conoscere il territorio ed è importantissima anche la pubblicità dei giornali e delle riviste. Teniamo duro e vi aspettiamo nel Lazio!».