E la Gran Fondo Gimondi prepara un’edizione speciale. «Faremo di tutto per farla il 9 maggio»

Felice Gimondi Gran Fondo Internazionale Gimondi-Bianchi
Felice Gimondi, in una foto d'archivio, alla partenza della Gran Fondo Internazionale Gimondi-Bianchi del 2019
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La Gran Fondo Gimondi Bianchi di Bergamo vuole diventare un simbolo di forza, speranza, futuro e ripartenza di una città che negli anni grazie allo sport è stata sempre un esempio e un modello da seguire per gli altri. Cicloturismo annovera la Gran Fondo Gimondi Bianchi, in programma il prossimo 9 maggio, tra le 28 prove del Prestigio e oggi quicicloturismo.it insieme all’organizzatore, Giuseppe Manenti, ha cercato di descrivere nella maniera più sincera possibile una situazione non semplicissima: «Stiamo organizzando non con poca fatica, ma ci stiamo adeguando allo stesso tempo alla situazione e alle condizioni attuali. Sarà un’edizione speciale, ma faremo di tutto per realizzarla nel migliore dei modi possibili. Stiamo aspettando tutti come evolverà la situazione. Teoricamente partiamo da una base composta dai 2700 iscritti dello scorso anno. Al momento non sono ancora confermati, molto dipenderà da questo punto di domanda che abbiamo ormai da diversi giorni: la gara si farà?».

Sul fronte dei ristori, ovviamente Manenti e la Gran Fondo Gimondi-Bianchi, opteranno per soluzioni ideali e adattabili al contesto che da un anno a questa parte stiamo vivendo: «Per adeguarci alle misure anti-Covid abbiamo pensato a ristori monodose e a un piatto di pasta confezionato per ogni singolo partecipante». E per quanto riguarda gli Enti locali, c’è stretta sinergia e collaborazione: «I Comuni sono al nostro fianco, ma dalla sera alla mattina cambia il mondo. Non si andrà lontano così. Abbiamo magazzini permanenti, grandi spese. I danni economici sono enormi e ingenti e abbiamo dei costi molto elevati».

La gara bergamasca proseguirà nel solco della tradizione con i tre percorsi classici: 89 km, 128 km e 162 km che si snodano lungo tracciati ormai noti e apprezzati da chi mastica le avventure del cicloturismo. Manenti è però leggermente dispiaciuto per la più che probabile assenza di concorrenti dall’Estero: «Non ci aspettiamo grandi numeri, perché gli appassionati stranieri, provenienti dagli altri Paesi, non possono venire. Sarà un’edizione ridotta».