Per Mito s’intende ovviamente Marco Pantani, il simbolo della Romagna ciclistica, e non solo. Ma l’accezione va estesa anche al territorio regionale e a quelli di confine, soprattutto nell’area appenninica, dove le foreste sono ricche di leggende e miti, spesso legati a luoghi specifici e alle caratteristiche del paesaggio, carico di mistero e di un fascino che affonda le radici nella storia millenaria della regione. In cui si mescolano la realtà ed appunto il mito.
Nasce per celebrare queste ricchezze culturali la Gran fondo Giro del Mito, che andrà in scena domenica 13 luglio 2025. E’ attesissima perché sarà alla sua prima edizione. I partecipanti saranno chiamati a sfidare se stessi lungo due impegnativi percorsi che vanno alla scoperta di un territorio straordinario, ricco di salite e di foreste, quello che l’indimenticato Pantani aveva eletto come suo terreno di allenamento e che poco più di un anno è stato attraversato dal leggendario Tour de France.
«Il Giro del Mito non è solo una prova fisica, è una chiamata all’azione per chi vuole superare i propri limiti», assicurano gli organizzatori. «Le maestose salite dell’Appennino Tosco-Romagnolo saranno l’Olimpo per tutti i granfondisti, le foreste sacre il loro labirinto mitologico, ogni curva una sfida al destino. Qui, come gli eroi del passato, pedalerannonon solo con le gambe, ma con il coraggio e il cuore di chi cerca il proprio spazio nel Mito».
Il Giro del Mito è la creazione di una famiglia di imprenditori, Federico e Moreno Para, gestori del nuovo centro sportivo polivalente River22 Sporting Club di Bagno di Romagna, una struttura dotata di area fitness con campi da tennis e da padel.
Il percorso: la prima parte
Partenza ed arrivo saranno proprio a Bagno di Romagna, antico borgo termale del Forlivese immerso nel verde. Mentre il tracciato ridotto si snoda interamente in territorio romagnolo, il lungo prevede nella prima metà del percorso uno sconfinamento in Toscana. I due itinerari si separeranno subito, soli 2 chilometri dopo la partenza. Quello principale salirà al Passo dei Mandrioli, nel cuore dell’Appennino.
L’ascesa è piuttosto lunga (11 chilometri e mezzo) ma non presenta grandi difficoltà, con la sua pendenza media del 5,7%. Il versante romagnolo è il più suggestivo e si caratterizza per la presenza delle “Scalacce”, una imponente e spettacolare formazione marnoso-arenacea disposta a gradoni lungo la SP142. Si sale in uno scenario orrido e fantastico, destinato ad imprimersi nella mente di chi lo scopre in bicicletta. Alfredo Oriani, uno dei primi a percorrere la salita dei Mandrioli in bicicletta le descrisse così: «I fianchi della montagna, scoscesi e deformi, si urtano rientrando l’uno nell’altro, quasi in un tumulto di tempesta subitamente pietrificata».
Il percorso: la seconda parte
La successiva discesa verso il Casentino non è comunque priva di fascino. Superato il confine regionale la strada s’immerge in un fitto bosco e attraversa il piccolo borgo di Badia Prataglia. La picchiata non va completata perché qualche chilometro prima di Pratina si svolta per imboccare la deviazione in salita che conduce all’Eremo di Camaldoli. Segue una nuova piacevole discesa, a tornanti, verso Moggiona e Ponte a Poppi. Da qui si affronta un breve troncone in lievissima ascesa che risale il corso dell’Arno.
Da Stia prende avvio la salita più importante della giornata, quella del Passo della Calla. La pendenza media (5,3%) è simile a quella del Passo dei Mandrioli, ma la lunghezza (oltre 15 chilometri) e il dislivello sono maggiori. Anche in questo caso la strada è in buona parte ombreggiata. Il valico coincide con il confine regionale. Al ritorno in Romagna i partecipanti saranno attesi da una lunghissima discesa, 27 chilometri, che terminerà a Santa Sofia, nella Valle del Bidente. Le difficoltà altimetriche non sono terminate.
L’ultimo terzo del percorso ne propone altre due. Il Passo del Carnaio non è difficile (pendenza media del 4,3%) ma non è breve (11,5 chilometri) ed è piuttosto discontinuo. La successiva discesa condurrà oltre San Piero in Bagno e a 18 chilometri dall’arrivo inizierà l’ostica salita di Acquapartita, soli 5 chilometri e mezzo, ma con pendenza media del 6,5% e, nell’ultima parte, punte oltre il 10%. Una dozzina di chilometri, quasi tutti in discesa, poi finalmente il traguardo.
Il percorso principale del Giro del Mito misura 133,5 chilometri ed ha un dislivello totale di 3.001 metri. Il corto è praticamente la metà, sia per quanto riguarda la distanza (69,6 chilometri) che per l’altimetria (1.513 metri). Quest’ultimo ha però la prerogativa di raggiungere una quota massima più elevata: si sale fino ai 1343 metri dal Valico di Monte Fumaiolo, 65 metri in più del Passo della Calla. E’ un’ascesa piacevolissima, che con i suoi 25 chilometri, occupa più di un terzo del totale del percorso.
Il luogo è di grande importanza, poiché lì si trova la sorgente del Tevere. La successiva lunga discesa che riporta nella Valle del Savio è interrotta dalla facile risalita del Passo dell’Incisa, meno di 3 chilometri. I due percorsi si riuniscono ed anche il corto dovrà fare i conti, nel finale, con l’impegnativa erta di Acquapartita. Per entrambi è prevista anche la cronoscalata di Selvapiana, una delle salite comprese nei tracciati, posta nella parte conclusiva, 6 chilometri con pendenza media del 7,5%.
Fino a mercoledì 9 luglio la quota di partecipazione sarà di 50 euro (piattaforma Endu). Passerà a 54 euro per chi si iscriverà in loco sabato 12 (ore 11-19) e domenica 13 (ore 6-7). La quota comprende pacco-gara (prodotti Named e maglia tecnica ufficiale by Alé), assistenza meccanica e sanitaria, ristori intermedi e pasta-party conclusivo. Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 giugno l’organizzazione lancerà una promo-flash. Per sole 48 ore sarà attiva una riduzione del 30% sulla quota d’iscrizione.
Per tutta la giornata di sabato il quartier generale di Bagno di Romagna (piazza Ricasoli) sarà animato da area expo (accessori tecnici e abbigliamento), intrattenimento per bambini, DJ set musicale e stand enogastronomici. La partenza del Giro del Mito verrà data domenica 13 alle ore 7.30 da via Lungosavio, che sarà anche sede di arrivo.
Informazioni: www.girodelmito.com
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