Randonnée della Grande Guerra: appuntamento a domenica 29 giugno

Grande Guerra
Alla Randonnée della Grande Guerra si affronta la cosiddetta “Strada della Ritirata”, una salita di 13 chilometri che porta al Valico della Fricca (foto Monte Grapa Bike Day)
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La Randonnée della Grande Guerra, in programma l’ultima domenica di questo mese, è un viaggio epico tra storia e ciclismo. Un evento che fonde sport, memoria e natura, un’esperienza unica attraverso i luoghi simbolo della prima guerra mondiale. Dalle pendici del Monte Grappa al fiume Piave e al Montello. Saranno tre i percorsi proposti domenica 29 giugno, 300, 200 e 100 chilometri, tutti spettacolari, con scenari mozzafiato tra monumenti e trincee.

La Randonnée della Grande Guerra (qui il calendario 2025 delle rando) è ideata dagli stessi organizzatori di Monte Grappa Bike Day. La popolarissima manifestazione ciclistica svoltasi a fine maggio con strade chiuse al traffico motorizzato. L’appuntamento è a Pove del Grappa (Centro sportivo di via Costantina), piccolo centro pedemontano del Vicentino, a breve distanza da Bassano. I primi a prendere il via saranno coloro che sceglieranno il percorso principale. La bandierina dello start s’abbasserà mezz’ora prima dell’alba, alle 5, ma sarà possibile iniziare il tracciato fino alle 6. Per il medio partenza dalle ore 6 alle 7, per il corto dalle 8.30 alle 9.30. Per il lungo, che ha un dislivello totale di 3.716 metri,il tempo massimo è fissato in 20 ore.

Dopo la partenza, si transiterà da Romano d’Ezzelino e si percorrerà per un brevissimo tratto la celeberrima Strada Cadorna prima di imboccare la Pedemontana. Comprende i passaggio da Semonzo, Borso del Grappa e Crespano, piccoli centri che sono stati protagonisti delle tragiche vicende belliche del 1915-18. Si transita anche di fronte al magnifico Tempio della Santissima Trinità. Un’opera del grande scultore neoclassico Antonio Canova e, più avanti, dinnanzi al Sacrario Francese di Pederobba.

Si transita da Pedavena

Nel Bellunese, a stretto contatto con il Piave, si attraversano Fener, Quero, Anzù, Feltre e Pedavena. Seguendo le indicazioni per Arten, si prosegue per Fonzaso e si lambisce al Lago artificiale del Corlo. Ad Arsiè (km 66) si trova il primo punto di controllo. Segue la discesa lungo le Scale di Primolano famose per la caduta di Fausto Coppi durante il Giro d’Italia del 1950 che lo costrinse al ritiro. Si fa poi rotta verso la Valsugana, superando il confine regionale proprio nel punto in cui fino a prima della Grande Guerra c’era il confine di stato tra l’impero Asburgico e il Regno d’Italia. Si passa il ponte sul Brenta e si imbocca la bellissima Ciclovia della Valsugana, lungo la quale, a Levico Terme (km 112) è posto il secondo punto di controllo.

Una volta lasciata la Ciclopista, il percorso prosegue per Caldonazzo e Calceranica , poi inizia una bella e panoramica salita verso Bosentino. Un chilometro prima di Vigolo Vattaro si svolta per gli altipiani di Asiago e Folgaria lungo la SS349. S’imbocca la cosiddetta “Strada della Ritirata”, una salita di 13 chilometri che culmina al Valico della Fricca (m 1089) e prosegue poi per Carbonare, unendo così la Valsugana alla Val d’Assa. Si transita poi nei pressi del piccolo lago di Lavarone, dove oltre un secolo fa Sigmund Freud amava soggiornare per lunghi periodi di riposo e studio.

Si riprende a salire verso il Passo del Cost (m 1290), poi al termine di una breve discesa fino all’incrocio con il Menador da Monterovere si affronta il Passo Vézzena (m 1417), 3 chilometri abbastanza impegnativi. Lo scollinamento è posto esattamente a metà percorso e coincide con il punto di controllo. Si ritorna in Veneto, in una zona, l’Altopiano dei Sette Comuni, che fu teatro di grandi eventi bellici durante la Prima Guerra Mondiale.

Grande Guerra: prima Asiago, poi il Montello

Prende avvio una lunga discesa interrotta da tronconi in contropendenza e al km 174 si raggiunge il centro di Asiago. La RGG prosegue per Gallio e Foza (km 186, controllo). Poi è di nuovo discesa, spettacolare, lungo il Canale del Brenta e la Strada delle Pale. Seguendo il corso del Brenta si transita per Oliero e Campolongo e si fa ritorno a Pove del Grappa (km 210). Per chi ha scelto il percorso medio, le fatiche sono terminate, mentre la 300 s’accinge ad inanellare i 100 chilometri del corto per completare la distanza.

Si arriva al Piave e si fa rotta verso il Montello. Passando per Romano d’Ezzelino e Mussolente si fa ingresso in provincia di Treviso. Una strada ondulata, con un suggestivo scorcio sulla rocca di Asolo, attraversa la valletta del Nasson, il bosco del Fagarè e porta a Crocetta del Montello, alle pendici di una collina resa famosa dalle battaglie della Grande Guerra. Poco prima di Nervesa, si imbocca la Prima Presa e attraverso la Via degli Eroi si giunge al Sacrario del Montello, dove riposano le spoglie di più di 9.000 soldati italiani. Nel finale si affronta tutto il versante sud del Montello, e ripassando da Nervesa della Battaglia (km 262) si trova l’ultimo check point della giornata. Una dozzina di chilometri lungo una piacevolissima strada tra il colle e la pianura, conduce a Biadene di Montebelluna. Si prosegue con qualche saliscendi attraverso Mercato Vecchio, Caerano San Marco e Maser, dove si può ammirare la famosa Villa Barbaro costruita nel ‘500 da Andrea Palladio. La salitella di Foresto Nuovo e il passaggio da Asolo, vera perla della Marca Trevigiana, e di nuovo da Romano d’Ezzelino precedono il traguardo.

Quote d’iscrizione: 300 chilometri euro 45 (online) e 60 (sul posto); 200 chilometri euro 40 (in loco 50); 100 chilometri euro 20 (in loco 25). A numerosi punti di controllo sono abbinati anche i ristori intermedi. Caffè e cornetto offerti dall’organizzazione alla partenza, panini e bevande lungo il percorso, pasta-party dopo l’arrivo.

Sito ufficiale: https://montegrappabikeday.it/randonnee/