La lista di punti chiave da soddisfare per costruire una bici gravel da competizione è davvero lunga; alcuni di questi sono il ridotto coefficiente aerodinamico, le geometrie agonistiche e la reattività che deve essere sempre più simile a quella delle biciclette da strada. Cervélo ha presentato a Girona, patria indiscussa della disciplina, la nuova generazione di Áspero-5, la bicicletta gravel più veloce di sempre e – senza ombra di dubbio – il brand canadese è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra le caratteristiche elencate poco sopra.
Cervélo Áspero-5 nasce da un nuovo progetto e non condivide alcun elemento con la generazione precedente. Le linee ingannano e al primo sguardo il pensiero è quasi sicuramente rivolto alla sorella maggiore da strada S5: a partire dal tubo sella, passando per il movimento centrale e arrivando al cono, se così si può chiamare, vista la forma allungata dello sterzo, Áspero-5 sembra condividere i concetti aerodinamici della top di gamma stradale. Tuttavia, questa nuova gravel non è paragonabile – se non esteticamente – ad S5, telaio che mantiene il primato di velocità nel brand.
Velocità e versatilità
In America il gravel è visto da una prospettiva differente rispetto a quella europea. I percorsi delle competizioni più importanti sono veloci, spesso meno tecnici e quasi sempre più distanti dalla mountain bike, disciplina da cui molti marchi – competitor di Cervélo – prendono spunto nella realizzazione dei telai gravel. Il brand di Toronto, nato esattamente trent’anni fa nel 1995, è da sempre sinonimo di avanguardia aerodinamica ed Áspero-5 è una bicicletta in grado di rispettare questa importante reputazione grazie agli incredibili risultati raggiunti in galleria del vento.
La nuova Áspero-5 è di ben 37 watt più veloce rispetto alla generazione precedente mentre il vantaggio scende di soli 3 watt (fermandosi dunque a 34 totali) rispetto alle dirette concorrenti. Osservando il nuovo telaio è tutt’altro che difficile avere le idee confuse riguardo l’identità di quest’ultimo: pensate che solamente grazie al nuovo manubrio semi integrato HB-16 è stato possibile risparmiare 6 watt. Il flare è di ben 12 gradi e la larghezza di 40 centimetri in presa alta (per l’esemplare in prova) si unisce ad una presa bassa di 48 centimetri. Questo manubrio aerodinamico gioca un ruolo chiave nella versatilità di Áspero-5; la possibilità di scegliere la tipologia di cablaggio è legata alla semplice sostituzione dell’attacco manubrio, che nella versione ST31 permette di nascondere ogni cavo, al contrario dell’attacco ST36 già visto ed utilizzato su Soloist.
Una piattaforma rinnovata
Un progetto globale, della bici insieme ai suoi componenti. La nuova generazione di Áspero-5 è stata pensata come sistema unico ed è stata oggetto di perfezionamenti maniacali da parte degli ingegneri di Cervélo. Áspero-5, oltre ad essere nettamente più veloce della precedente generazione, è anche di 66 grammi più leggera; questo risultato, se osservato dalla prospettiva aerodinamica del telaio, è un vero capolavoro ingegneristico poiché la superficie del triangolo è stata nettamente incrementata e presenta anche il vano porta oggetti all’interno del tubo obliquo. Ogni componente è stato alleggerito a partire dalla forcella, passando per il reggisella – snellito e con una nuvova forma “a D” – arrivando al forcellino con standard UDH.
Come va
La somiglianza con S5 porta a pensare che la nuova Áspero-5 sia la sorella “da sterrato” del modello preferito da Wout van Aert e in un certo senso è così. Le geometrie sono da competizione, con gli angoli del telaio che ricordano – per i numeri – quelli di Soloist, la velocità è da bicicletta aero ma il comfort sullo sconnesso lascia estremamente soddisfatti.
Prima di provarla, le nostre aspettative erano quelle di trovare una gravel sì veloce, ma anche estremamente rigida ed adatta ad un pubblico in grado di saperla sfruttare sia atleticamente, per godere della spiccata aerodinamicità del telaio, che fisicamente per poter reggere alle vibrazioni trasmesse dagli sterrati attraverso un telaio racing. Il compromesso tra rigidità e reattività è quindi davvero eccellente e supera ogni più rosea aspettativa. Áspero-5 è scattante sui pedali e allo stesso tempo riesce a soddisfare le esigenze di comfort necessarie per affrontare i terreni più dissestati.
I due assetti
Gli assetti preparati dagli ingegneri di Cervélo per Áspero-5 sono due. Il primo è più tradizionale (testato durante il press camp di Girona) e prevede l’utilizzo di due coperture della stessa larghezza all’anteriore e al posteriore: la bicicletta è più stabile, agile e riesce a trasmettere una maggiore confidenza all’atleta, rendendosi così adatta all’utilizzo nelle competizioni caratterizzate da percorsi più impegnativi. Il secondo assetto è invece adatto alle competizioni come Unbound Gravel, dove un ulteriore miglioramento dell’aerodinamica può svolgere un ruolo cruciale nella performance.
Le coperture hanno la larghezza differenziata, ad esempio da 40 millimetri all’anteriore e da 44 al posteriore (il telaio supporta gomme fino ai 45 millimetri), così da rendere Áspero-5 ancora più veloce grazie alle geometrie innovative in grado di consentire il montaggio di copertoni dalla larghezza “sfalsata”. Degna di nota anche la scelta dei rapporti montati sull’esemplare di Áspero-5 in prova. Il monocorona Sram da 48 denti, dotato di potenziometro Quarq integrato, è abbinato ad una cassetta “tutto fare” 10-52; non è stata una scelta casuale, poiché gli ingegneri di Cervélo hanno analizzato tutte le possibili combinazioni di rapporti, tenendo in considerazione diversi parametri come lo sviluppo metrico, il peso del gruppo e l’efficienza con cui la catena lavora nei differenti rapporti.
La nuova Cervélo Áspero-5 è una gravel adatta ad un ampio campo di atleti e assidui pedalatori e desiderare – o necessitare – una gravel aero non costituisce l’unico movente per valutarne l’acquisto: Áspero-5 saprà stupirvi grazie alla sua versatilità e al suo comfort.
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