
Le discese alpine sono uno degli aspetti più affascinanti ma anche più delicati delle Gran Fondo in montagna. Dopo la lunga fatica della salita, ci si trova spesso a dover gestire pendenze importanti, curve strette, fondi sconnessi e gruppi numerosi di ciclisti. A quel punto la lucidità e la tecnica contano tanto quanto la forma fisica.
Lo sguardo sempre avanti
La prima regola in discesa è semplice quanto fondamentale: guardare sempre avanti, non la ruota del ciclista che precede. Lo sguardo deve anticipare l’azione, puntare alla curva successiva e leggere l’andamento della strada. Spesso, lungo le discese delle Gran Fondo più blasonate, vengono posizionate frecce o cartelli ai lati della carreggiata per indicare le curve più impegnative o segnalare tratti pericolosi e sconnessi. Osservarle per tempo permette di adeguare la velocità e la traiettoria, evitando reazioni improvvise.
Discese: pulizia di guida e rispetto degli altri
In contesti affollati, come spesso accade nelle discese delle Gran Fondo, è fondamentale guidare in modo pulito, senza manovre brusche e soprattutto senza infilarsi all’interno di altri ciclisti in curva. I sorpassi vanno fatti solo nei tratti rettilinei e con sufficiente margine di sicurezza, evitando le entrate aggressive nelle curve o i rientri improvvisi in traiettoria.
Una discesa ben affrontata non si misura dalla velocità massima, ma dalla capacità di mantenere fluidità, controllo e sicurezza. Essere aggressivi in curva può mettere in difficoltà non solo chi guida, ma anche chi sta attorno: nelle discese condivise, ogni azione ha conseguenze più ampie.
Margine e distanza di sicurezza
Un altro errore comune è quello di incollarsi alla ruota del ciclista che precede, sottovalutando il fatto che potremmo non conoscere né il suo livello tecnico né il suo grado di familiarità con la discesa in questione. Mantenere qualche metro di distanza offre margine per reagire a eventuali errori o frenate improvvise e, allo stesso tempo, permette una traiettoria più libera e meno condizionata.
Questo vale anche quando si pedala con compagni fidati o amici con cui si è soliti allenarsi: anche il ciclista più esperto può sbagliare o avere una giornata “no”. Fidarsi ciecamente di chi ci precede, solo perché sappiamo che ha buone capacità di guida, può essere un rischio inutile. Meglio mantenere sempre un piccolo margine, per sicurezza e rispetto reciproco.
Consapevolezza prima della velocità
La montagna offre scenari spettacolari e tratti di guida indimenticabili, ma va affrontata con rispetto. Scendere da un passo alpino significa saper dosare la velocità, leggere la strada e gestire la propria posizione nel gruppo. Ogni discesa è diversa: serve attenzione, sensibilità e la giusta dose di umiltà. In fondo, il vero obiettivo è arrivare in fondo in sicurezza, godendosi ogni metro della strada senza rischiare inutilmente.