Nel panorama della mobilità elettrica, le e-bike stanno vivendo una crescita senza precedenti, diventando sempre più performanti, tecnologiche e accessibili. Tra i protagonisti di questa rivoluzione c’è Polini, storico brand italiano noto per l’eccellenza ingegneristica nel mondo dei motori, che ha portato la sua esperienza nel settore delle biciclette a pedalata assistita con soluzioni all’avanguardia.
Ma quali sono i progetti futuri dell’azienda? Come intende Polini consolidare la sua presenza nel mercato globale delle e-bike, tra competizione, innovazione e nuove esigenze dei ciclisti? In questa intervista esclusiva a Saimon Polini, marketing manager presso Polini Motori, esploriamo le ambizioni, le tecnologie e le strategie che guideranno lo sviluppo dell’azienda nei prossimi anni, con uno sguardo alle nuove frontiere della mobilità sostenibile.
Dai motori high-tech alle partnership internazionali, dall’attenzione alla sostenibilità alle risposte alle sfide del mercato: ecco cosa ci aspetta nel futuro.
Come è nato l’interesse di Polini nel mondo e-bike?
«L’interesse di Polini Motori per il mondo e-bike è nato in modo piuttosto spontaneo, ma al tempo stesso molto “Polini”: con curiosità tecnica e voglia di innovare. A Bergamo siamo proprietari del negozio Polini Ricambi, e nei primi anni del boom delle biciclette elettriche avevamo acquistato alcune city bike da proporre in vendita. Tuttavia, una di queste bici è finita quasi subito nel nostro reparto corse.
«Da lì è successo quello che accade spesso in Polini: la bici è stata testata, smontata pezzo per pezzo, analizzata in ogni dettaglio. Abbiamo voluto capire come funzionava il motore elettrico, quali fossero i suoi segreti, dove si potesse migliorare. È stato il primo passo di un percorso che ci ha portato a sviluppare un sistema nostro, interamente progettato in Italia: il Polini E-P3+, un motore che racchiude tutta la nostra esperienza nella meccanica e la nostra passione per la performance».
Qual è la filosofia nell’approcciarsi alla mobilità elettrica?
«Fin dall’inizio ci siamo chiesti quale fosse l’applicazione più complessa e sfidante per integrare un motore su una e-bike. La risposta, per noi, è stata chiara: la bici da strada. Anche se in quel momento il mercato non era ancora pronto, abbiamo deciso di partire proprio da lì. Volevamo confrontarci con il massimo in termini di compattezza, leggerezza e prestazioni.
«La nostra filosofia si basa su un principio semplice ma ambizioso: creare motori elettrici che mantengano lo spirito racing di Polini. Il nostro nome è conosciuto in tutto il mondo per la performance e l’affidabilità nel settore dei motori, e volevamo portare gli stessi valori anche nella mobilità elettrica. Per questo i sistemi Polini E-P3+ sono pensati per essere potenti, performanti e in grado di offrire un’esperienza di guida coinvolgente, che non snaturi il piacere della pedalata, ma lo amplifichi».
Come si inserisce il settore e-bike nella strategia complessiva dell’azienda?
«Il settore e-bike rappresenta per Polini un ramo ben definito e strategicamente separato, che si affianca senza interferire con lo sviluppo dei motori termici, da sempre nostro core business. Non è un’alternativa, ma un’estensione della nostra visione, che guarda con attenzione all’evoluzione del mercato e alle nuove esigenze di mobilità.
«Per questo abbiamo investito in modo mirato, creando reparti e risorse dedicate esclusivamente allo sviluppo dei sistemi elettrici. Si tratta di un team specializzato, con competenze tecniche specifiche, che lavora con la stessa cura artigianale e la stessa spinta all’innovazione che ci contraddistinguono da sempre. La strategia è chiara: continuare a eccellere nei motori termici, ma allo stesso tempo portare la qualità e la performance Polini anche nel mondo elettrico».
Quali sono le tecnologie più innovative e come si differenziano i motori rispetto alla concorrenza?
«La vera innovazione del nostro sistema E-P3+ risiede nell’elettronica e nella gestione intelligente dell’assistenza. Il cuore tecnologico è il Polini Dynamic Control, un sistema esclusivo che abbiamo sviluppato internamente per offrire una gestione della pedalata estremamente fluida, naturale e reattiva.
«Questo sistema permette una risposta dinamica del motore, che si adatta in tempo reale allo stile di pedalata del ciclista, offrendo un equilibrio perfetto tra potenza, efficienza e comfort. È proprio questo controllo raffinato che fa la differenza: non si tratta solo di avere più Nm., ma di saperli erogare nel modo giusto, quando servono davvero.
Rispetto alla concorrenza, i nostri motori si distinguono per la combinazione di compattezza, leggerezza e prestazioni elevate, ma soprattutto per l’esperienza di guida unica, che restituisce al ciclista il piacere autentico della pedalata, con un’assistenza che sembra quasi “invisibile” per quanto è armoniosa».
Quali novità ci saranno per quanto riguarda batterie, sistemi di gestione dell’energia e software?
«Non possiamo svelare tutti i segreti, naturalmente… ma posso anticipare che stiamo lavorando su diverse novità importanti. Per quanto riguarda le batterie, stiamo seguendo con attenzione le nuove normative europee. Queste indicano una direzione molto chiara in termini di sostenibilità, sicurezza e tracciabilità. È un percorso che condividiamo pienamente, e che stiamo già integrando nei nostri sviluppi futuri.
«Sul fronte del software, l’evoluzione è continua. Stiamo affinando sempre di più la gestione elettronica dell’assistenza, introducendo aggiornamenti che rendono l’interazione tra ciclista, motore e batteria ancora più efficiente, personalizzabile e intelligente. L’obiettivo è offrire un’esperienza sempre più connessa, fluida e su misura, sia per l’utente sportivo che per chi utilizza la e-bike in ambito urbano o turistico».
Quali sono i prossimi obiettivi nel mercato?
«Uno degli obiettivi principali per noi è rafforzare la nostra presenza nel settore della mobilità urbana. Chiaramente offrendo soluzioni pratiche, affidabili e adatte a un pubblico sempre più vasto. In quest’ottica, abbiamo sviluppato e presentato il motore Polini E-P3+ ST, pensato appositamente per questo tipo di utilizzo.
«Il motore ST nasce con una filosofia ben precisa: semplificare l’esperienza di guida. È stato progettato per essere utilizzato anche senza il cambio dei rapporti, rendendo la bici estremamente intuitiva e accessibile, perfetta per l’ambiente urbano, il commuting quotidiano o per chi desidera una e-bike senza complicazioni.
«La facilità di utilizzo non compromette però le prestazioni: il motore garantisce fluidità, prontezza e un’assistenza sempre intelligente, mantenendo gli standard qualitativi di Polini. Questo ci permette di entrare in un mercato in espansione come quello delle city e-bike, portando la nostra tecnologia anche a un pubblico meno tecnico, ma sempre più attento alla qualità e all’esperienza d’uso».
Nasceranno nuove partnership?
«Siamo sempre aperti a nuove collaborazioni, ma con un principio molto chiaro: eventuali partnership devono condividere la nostra filosofia. Crediamo nel lavoro fatto con cura, nella qualità del prodotto e in una visione di lungo termine.
«Non cerchiamo semplici accordi commerciali, ma sinergie reali, con aziende che abbiano la nostra stessa attenzione per la tecnica, l’innovazione e il rispetto del marchio. Se ci sono questi presupposti, allora sì, nuove partnership possono sicuramente nascere e portare valore sia a noi che ai nostri partner».
Come vedete l’evoluzione del mercato e-bike nei prossimi 5 anni?
«Il mercato delle e-bike continuerà a crescere, ma sarà una crescita sempre più selettiva e qualitativa. Nei prossimi 5 anni vedremo una maggiore maturità da parte del consumatore. Sarà sempre più attento non solo al prezzo, ma anche alla qualità, alla tecnologia e alla personalizzazione dell’esperienza di guida.
«La mobilità elettrica non sarà più solo una “moda”, ma una vera necessità, soprattutto nelle aree urbane. Le normative europee spingeranno verso soluzioni più sostenibili e responsabili, sia in termini di produzione che di utilizzo. Per questo motivo, ci sarà spazio solo per chi saprà offrire prodotti solidi, efficienti e realmente innovativi.
«Noi crediamo che la differenza la faranno i dettagli: l’affidabilità dei sistemi, l’intelligenza del software, la capacità di offrire un’esperienza utente su misura. E Polini, con il suo approccio tecnico e la sua passione per l’eccellenza, è pronta a essere protagonista anche di questa nuova fase del mercato».
Quali sono le maggiori sfide che si incontrano nel settore?
«Una delle sfide più complesse che stiamo affrontando riguarda sicuramente la produzione delle batterie, un tema oggi centrale nel mondo e-bike. Le nuove normative europee, seppur nate con buone intenzioni in termini di sostenibilità e sicurezza, spesso risultano poco chiare e di difficile applicazione, soprattutto per le aziende che producono in Europa.
«Questo crea un contesto regolatorio incerto e, in molti casi, penalizzante rispetto alla concorrenza extra-europea. Adeguarsi richiede investimenti importanti, tempi rapidi e grande capacità di adattamento. È una sfida dura, ma anche un’opportunità per chi, come noi, punta a produrre con trasparenza, responsabilità e qualità».