ll Prestigio di Cicloturismo 2025 ha scelto per il suo debutto le strade della classica del Nord più a sud d’Europa. Bianche, naturalmente. La caccia all’ambito scudetto tricolore prende avvio domenica 9 marzo sugli avvincenti sterrati della Toscana che 24 ore prima vedranno protagonisti i grandi campioni del World Tour, primo fra tutti l’iridato Pogacar. Il percorso della Gran Fondo Strade Bianche sarà di 137,7 chilometri molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi anche con pendenze elevate specie su sterrato. Sono presenti 42,6 chilometri di strade bianche (30,2% del percorso) divisi in 10 settori (alcuni “inediti” per le corse uomini e donne) con fondo ben tenuto, battuto, privo di grosse incursioni erbose e con scarsa presenza di brecciolino sulla superficie.
Il percorso della Gran Fondo Strade Bianche: prima parte
Dal punto di vista tecnico, il tracciato, che ha un dislivello totale di 2.000 metri, può essere suddiviso in cinque porzioni:
- Prima parte interamente asfaltata di km 20,1
- Seconda parte mista di km 58,8, con sei settori sterrati per un totale di km 37,5
- Terza parte interamente asfaltata di km 23
- Quarta parte mista di km 23,4 con gli ultimi sterrati per un totale di km 5,2
- Quinta parte interamente asfaltata di km 12,4
Partenza da Siena (ore 8, zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri vallonati su asfalto per raggiungere, al km 20,5, il 1° settore sterrato (Vidritta, 2,1 km), perfettamente rettilineo, sempre in leggerissima ascesa. I successivi 5 chilometri di asfalto conducono all’imbocco del 2° settore (Bagnaia, 5,8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e una lunga porzione in salita, a volte con pendenze oltre il 12%.
Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4,4 km), un’altra parentesi con fondo asfaltato e al km 50,4 il 4° settore (Piana, 6,4 km), altimetricamente meno impegnativo. A Ponte d’Arbia si attraversa la Via Cassia e si va ad affrontare il 5° settore, quello di Serravalle (9,3 km), che termina a Monteroni d’Arbia. Inizia quasi immediatamente il 6° settore sterrato di San Martino in Grania, nel cuore delle Crete Senesi. È molto lungo (9,4 km) ed è caratterizzato nella parte iniziale da un susseguirsi di leggeri saliscendi che precedono una scalata a curvoni ripidi che immette nuovamente nell’asfalto.
Il percorso: seconda parte con una novità
L’edizione 2025 della Strade Bianche ha una novità nel suo percorso. È stato aggiunto il settore sterrato di Guistrigona, il numero 7, breve (1,1 km) e in leggera ascesa, Ancor più breve l’8 settore (soli 600 m) che inizia a Montaperti e presenta alcuni passaggi a doppia cifra. A Vico d’Arbia si ritrova l’asfalto che prosegue sino a Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il 9° e penultimo settore sulla strada in salita di Colle Pinzuto (2,4 km) che presenta pendenze fino al 15%.
Ancora pochi chilometri di asfalto, prevalentemente in discesa, ed arriva il momento di imboccare il 10° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza massima 18%) che si conclude alle Tolfe. Da lì resta una dozzina di chilometri per raggiungere il traguardo.
Gli ultimi chilometri si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 chilometri all’arrivo. Si imbocca la via Esterna di Fontebranda (pendenze fino al 9%) e quando mancano 900 metri si supera la Porta di Fontebranda e s’inizia il troncone con pavimentazione lastricata.
La pendenza si stabilizza oltre il 10% fino a raggiungere, attorno ai meno 500, in via Santa Caterina, punte del 16%. Seguono una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai meno 300 la strada è sempre in leggera discesa, si imbocca via Rinaldini, ai meno 70 si entra nel Campo e si taglia il traguardo. Tempo massimo 7 ore e 30 minuti.
