Non si sblocca la questione Mortirolo. Si gioca su tre fronti. L’associazione “Amici del Mortirolo”, che chiede la chiusura della strada sul versante classico, Mazzo di Valtellina, “in particolare ai ciclisti” per la mancanza delle basilari garanzie di sicurezza; l’Amministrazione comunale di Mazzo, che accoglie la richiesta e fa pressioni sulla Regione Lombardia per ottenere gli stanziamenti necessari per la sistemazione del fondo stradale; la stessa Regione Lombardia, che gioca a nascondersi e si limita a mettere a disposizione della riqualificazione somme irrisorie a causa di mancanza di fondi, dirottati quasi per intero a favore delle Olimpiadi invernali 2026.
L’inderogabile necessità di provvedere alle opere di riqualificazione della strada che porta dal fondovalle ad uno dei passi più prestigiosi della catena alpina è sostenuta dal sindaco di Mazzo e dagli Amici del Mortirolo, associazione che conta tra i propri membri numerosi ciclisti della zona.
La Comunità montana di Tirano aveva promosso un tavolo di confronto con l’Amministrazione provinciale di Sondrio e la Regione Lombardia, cui compete lo stanziamento dei finanziamenti necessari per l’avvio dei lavori, con la presenza delle locali associazioni ciclistiche, ma a tutt’oggi, nonostante le pressioni, la Regione non ha mantenuto fede agli impegni assunti e l’impasse sembra destinato a non risolversi in tempi brevi.
Il Passo del Mortirolo è tra le mete cicloturistiche più battute da chi ama le salite. Una salita durissima, specie sul versante di Mazzo, quello oggetto della diatriba in corso, affrontata ogni anno da migliaia di appassionati, provenienti spesso anche dall’estero. Più volte scalato dal Giro d’Italia, che lo scoprì nel 1990, farà parte del percorso della corsa rosa anche quest’anno, nel corso della 17ª tappa. Sarà però evitato il versante di Mazzo. Si salirà dalla Val Camonica e si scenderà a Grosio.
Il comunicato rilasciato dall’associazione “Amici del Mortirolo” ha alimentato la discussione
Proprio oggi Renato Cardettini, portavoce dell’associazione Amici del Mortirolo, ha diffuso un comunicato-stampa volto a mettere a fuoco la situazione e a sollecitare la soluzione del problema. Ecco il testo:
«Pensavamo che la posizione dell’associazione Amici del Mortirolo e dell’Amministrazione comunale di Mazzo di Valtellina fosse chiara e cristallina. Evidentemente ci siamo sbagliati. Pertanto ribadiamo per l’ennesima volta che la sicurezza di chiunque percorra la mitica salita da Mazzo per il Passo del Mortirolo non è negoziabile.
Ci teniamo a precisare, che nelle condizioni attuali non esiste alcuno spazio di trattativa al fine di permettere la frequentazione della strada da parte dei ciclisti, né in salita né tantomeno in senso contrario, e per qualsiasi competizione o evento ciclistico da chiunque organizzati, Giro E-bike ed Enjoy compresi.
Siamo allibiti nel constatare che si continui nell’ostinata programmazione delle manifestazioni ciclistiche sopracitate non esistendo le garanzie basilari per preservare la sicurezza dei partecipanti. Riteniamo poco corretti e provocatori i tentativi di pressione sugli amministratori e le motivazioni trapelate da indiscrezioni, che sostengono che “una manifestazione a strada chiusa e percorsa in salita è priva di rischi”.
Pertanto ribadiamo per l’ennesima volta che allo stato attuale la salita del Mortirolo da Mazzo dovrà rimanere chiusa per motivi di sicurezza, in particolare ai ciclisti. Confidiamo che gli amministratori locali manterranno ferma la posizione per ottenere i finanziamenti al fine di sistemare la mitica strada del Mortirolo a vantaggio di tutti gli utenti del prestigioso percorso.
Nella malaugurata ipotesi che l’Amministrazione comunale dovesse cambiare, ci riserviamo di attuare tutte le iniziative di protesta democratiche e chiaramente rispettose della legge che riterremmo opportune».