La magia dell’ultima uscita in bici dell’anno tra fatica, natura e sentimento

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I paesaggi che si vedono nell'ultima pedalata dell'anno hanno qualcosa di magico
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Il Natale è già alle spalle e anche il giorno di Santo Stefano oramai è agli sgoccioli ma quanti di noi, ciclisti innamorati che non riescono a non pedalare anche nei giorni di festa, si stanno godendo, nonostante i pranzi e le tavolate in famiglia, le amate uscite in bicicletta (magari proprio tra un pranzo e l’altro oppure al mattino presto quando il freddo è ancor più pungente).

Piaceri unici, momenti di fatica e gratitudine, di salute e condivisione, di silenzi e di intimità, di felice“immersione” nella natura di un inverno nel pieno del suo corso e, proprio in queste ultime ore, particolarmente insidioso. Una stradina che sale sulla collina imbiancata, il silenzio di un borgo ancora addormentato, i comignoli che sbuffano sui tetti, l’odore di legna che arde nelle case, l’aroma del caffè preso al bar nel bel mezzo della nostra sgambata. La bicicletta ci permette di scoprire e di apprezzare posti remoti, luoghi lontani dalla frenesia quotidiana, gesti e profumi straordinari nella loro semplicità.

Ecco, cari lettori di Cicloturismo che amate la bici anche per questa grande opportunità che pedalare ci permette di cogliere: mandateci le vostre foto “catturate” nel corso della vostra ultima uscita in bici dell’anno che noi le raccoglieremo pubblicandole magari sulle pagine del prossimo numero del giornale cartaceo. Sarà un modo per condividere tutti insieme una valanga di emozioni e di sentimenti che chi ama davvero la bicicletta apprezzerà senz’altro.

Siete d’accordo? E allora, buone ultime pedalate dell’anno con tanto di foto ricordo da scattare e mandare a Cicloturismo!